Il “ciaone” della Lega di Busto a Rogora: «Dalla Meloni ti ritrovi l’Agenda Draghi»

Max Rogora e il segretario della Lega di Busto Alessandro Albani..."C'eravamo tanto amati"

BUSTO ARSIZIO – «Dichiara lontananza dal governo Draghi e va nel partito la cui leader sta facendo della “Agenda Draghi” un caposaldo della propria campagna elettorale?». È al vetriolo il messaggio di addio del direttivo di sezione della Lega di Busto, guidato da Alessandro Albani, nei confronti di Max Rogora, il consigliere comunale ed ex assessore alla sicurezza che nei giorni scorsi ha preso le distanze dal movimento di Matteo Salvini annunciando di lasciare la Lega dopo 14 anni di militanza. Per prendere la strada, ormai praticamente certa anche se manca ancora l’ufficialità, di Fratelli d’Italia, il cui gruppo consiliare a questo punto sarà più nutrito di quello del Carroccio, con quattro consiglieri contro tre. A Rogora viene anche imputata la mancanza di «comunione d’intenti». E il finale è criptico ma non troppo: «Auspichiamo che nella nuova “casa” politica possa trovare quello che gli è mancato nell’ultima fase di militanza» in sezione. E il riferimento è, fin troppo chiaramente, al posto in giunta perso dopo le elezioni.

La doppia frecciata

Una staffilata nei confronti di Max Rogora ma anche di Fratelli d’Italia, che secondo via Culin sarebbe sostanzialmente “piegata” alla ormai mitologica Agenda Draghi pur essendo stato l’unico tra i maggiori partiti rappresentati in Parlamento a non appoggiarne il governo di larghe intese. Dietro al «rammarico» e alla «scelta rispettata e che non inciderà sui rapporti umani», con cui l’ex consigliere viene lasciato andare, la Lega di Busto si toglie i suoi sassolini dalle scarpe. Un “ciaone” a Max, per usare un gergo ormai diffuso nella politica social. Ricordando i «grandi ideali autonomisti e federalisti» del movimento in cui Rogora ha lungamente militato, non proprio coerenti con «la concezione dello Stato che caratterizza i principi fondanti» del partito in cui andrà, vale a dire Fratelli d’Italia. E in consiglio comunale si preannuncia una convivenza non proprio idilliaca.

La nota del Direttivo di sezione

Con rammarico abbiamo preso atto ufficialmente – da fonti pubbliche – della volontà del Consigliere Massimo Rogora di lasciare la Lega, per approdare in un altro partito politico del centrodestra, dopo 14 anni. Anni significativi, in cui si sono affrontate insieme tante sfide e battaglie, molte delle quali vinte, in nome di un legame di amicizia, ma soprattutto uniti sotto l’egida dei grandi ideali autonomisti e federalisti che la Lega da sempre persegue. Una scelta che deve essere, ed è, assolutamente rispettata e che non inciderà certamente sul piano dei rapporti umani. Le cui motivazioni politiche, invece, non possono non destare qualche perplessità. Da un lato, per una dichiarata lontananza del consigliere dal progetto del Governo Draghi, della cui “Agenda”, però, la leader del partito al quale intende aderire sta facendo un caposaldo della propria campagna elettorale. Dall’altro, per la concezione dello Stato che caratterizza i principi fondanti di quel partito, oggettivamente diversa da quella della Lega, di cui anche Rogora è sempre stato, finora, strenuo difensore.

L’auspicio del Direttivo di sezione, a nome di tutti i militanti e i sostenitori della Lega di Busto, è in ogni caso che il consigliere possa trovare nella sua nuova “casa” politica ciò che, evidentemente, gli è mancato in questa ultima fase della sua militanza nella nostra. A partire da una comunione di intenti, base fondamentale per perseguire, con serenità e coerenza, ciò che per noi resta il fine ultimo: il Bene della città.

Il Direttivo di Sezione Lega – Busto Arsizio

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