Il Dantedì al liceo Crespi di Busto: «Gli studenti ormai sono grandi fan di Dante»

BUSTO ARSIZIO – «I nostri studenti sono diventati tutti grandi fan di Dante». Al liceo Crespi di Busto si celebra il “Dantedì”, la Giornata nazionale dedicata a Dante Alighieri, con gli studenti delle scuole medie di Busto Arsizio, Gallarate, Cassano Magnago e Ferno coinvolti nelle molteplici iniziative predisposte dai ragazzi del “Crespi”. «Un’occasione per scoprire Dante e animare la Commedia» la definisce la preside Cristina Boracchi.

Immersi nella Commedia

“Lasciate ogni speranza voi ch’entrate”. Ma il messaggio che ha accolto gli ospiti del “Dantedì” del liceo Crespi fa riferimento «solo ad una citazione della Divina Commedia», come ha chiarito la dirigente scolastica Cristina Boracchi nell’aula magna dell’istituto di via Carducci. Dando il via ad un «percorso alla scoperta di qualcosa di eccezionale», accompagnati da «tanti Virgilio, Beatrice e diavoletti» nelle varie iniziative messe in campo dagli studenti del liceo. A partire dal touchscreen interattivo all’ingresso dell’istituto, creato dai ragazzi con grafiche e contenuti multimediali per immergersi nei passi della Commedia.

«Se non il Liceo Crespi, quale avrebbe meglio potuto celebrare la giornata di Dante?» si chiede la vicesindaco e assessore alla cultura Manuela Maffioli, che ha introdotto la giornata a fianco della preside Boracchi e della vicepreside Daniela Cerana, in doppia veste di assessore alle politiche educative. «Dante è attualissimo, è come se vivesse oggi. Con i suoi temi, argomenti e personaggi» rimarca Maffioli. «È importante celebrarlo in modo così immersivo e coinvolgente». Del resto, nel 2021, nell’anno del settecentenario dalla morte del Sommo Poeta, l’amministrazione comunale aveva predisposto un calendario di eventi ad hoc.

«Imparare giocando»

Numerose le classi coinvolte, di tutti gli indirizzi, perché la Divina Commedia è materia condivisa su tutto il ciclo scolastico. «È la giornata nazionale di Dante ma declinata dai nostri ragazzi con diverse proposte e con un taglio giocoso – spiega la docente Marcella Colombo – si va dagli approfondimenti più seri rivolti agli adulti ai giochi interattivi pensati per coinvolgere i ragazzi delle scuole medie. Imparare giocando, senza essere irriverenti, è il modo migliore per appassionare». Anche i docenti si sono messi in gioco, chi abbigliandosi per l’occasione e chi accettando di essere coinvolto in iniziative come il “gioco delle oche dantesche”.

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