Il Natale del sindaco di Busto: «Fatto tanto. Ora sotto con i cantieri del PNRR»

BUSTO ARSIZIO – «Ci auguriamo che nel 2024 cessino tutte le emergenze di questi anni così potremo respirare e dormire qualche ora di più la notte». Il sindaco Emanuele Antonelli stappa una bottiglia di champagne insieme alla sua giunta e alla presidente del consiglio per gli auguri di Natale di fronte ai giornalisti della stampa locale. Per la prima volta dopo tanti anni. Tutti promossi, nel bilancio del primo cittadino: «Saremmo già contenti se riuscissimo a ripetere quello che abbiamo fatto in questi anni, con tutte le condizioni sfavorevoli che ci sono state».

Il bilancio di Antonelli

Tanti ringraziamenti alla sua squadra, consiglieri delegati inclusi, e qualche battuta per stemperare le situazioni più spigolose che si sono create nell’ultimo periodo – come quando si rimprovera «le bacchettate» in sala esagonale alla presidente del consiglio Laura Rogora – ma in generale un clima molto sereno dopo aver «mangiato ancora una volta il panettone», come ricorda qualche assessore, e all’indomani dell’approvazione del bilancio di previsione, che è l’atto politico più rilevante dell’anno per l’amministrazione. «Tutto fila liscio» rivela il sindaco. Il 2024 invece sarà l’anno dei cantieri del PNRR, con la spada di Damocle della scadenza ravvicinata, entro marzo 2026 per le opere collaudate. «L’ex carcere sta andando avanti velocemente – fa notare Antonelli – il più complesso per il tipo di edificio sarà il Conventino, oltre al Borri per le dimensioni dell’opera. Ma qualche inconveniente ci può sempre essere». Il sindaco però ribadisce quanto detto in consiglio: «Anche un po’ indebitandoci però dovevamo approfittare dei bandi del PNRR, erano tutti edifici abbandonati da anni. E sperare che vada tutto bene».

Le pagelle di fine anno

Ai cittadini Antonelli ricorda che «i servizi sono migliorati, e dove ci sono state defaillances, come all’anagrafe, è dovuto al fatto che le incombenze sono aumentate a dismisura perché anche il personale è stato potenziato e i numeri lo dimostrano». Poi passa in rassegna ciascun assessore e dà i suoi giudizi di fine anno. A partire da Paola Reguzzoni: «Abbiamo fatto fronte al grosso aumento della spesa dei servizi sociali». E poi Salvatore Loschiavo, «il nostro assessore “di sinistra”, così è stato definito – sottolinea il sindaco – sta rivoluzionando la viabilità, ma tutto quello che fa lui lo fa tutta l’amministrazione. Il risultato finale sorprenderà tutti». E Mario Cislaghi, a cui dà merito perché «il personale è aumentato, ed è quello di cui abbiamo bisogno». Passando a Giorgio Mariani ricorda che «il 2024 sarà l’anno decisivo per le scelte del Pgt», mentre a Daniela Cerana tributa il fatto che «le scuole non hanno avuto problemi» e di Maurizio Artusa dice che «avrà il compito di tenere sotto controllo i conti, anche a costo di qualche ramanzina». Infine elogia la vicesindaco Manuela Maffioli a partire da un suo mantra: «a Busto la cultura porta ricchezza. Investiamo pochi soldi, purtroppo, ma l’offerta culturale è eccellente». Insomma, tutti promossi: e chi da fuori immagina rimpasti di giunta, almeno per ora, dovrà aspettare.

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