Il piano per il diritto allo studio unisce maggioranza e opposizione di Canegrate

CANEGRATE – Maggioranza e opposizione unite, o quasi, sul nuovo Piano per il diritto allo studio di Canegrate 2023-2025, quindi per i prossimi due anni scolastici. A differenza dei due piani presentati dall’amministrazione precedente e approvati solo dai consiglieri della maggioranza di centrosinistra, quello votato in settimana dal consiglio comunale ha incassato l’astensione della minoranza, che ha visto accolte tutte le sue proposte di emendamento nel corso della commissione consiliare del 21 giugno, quando il piano è stato illustrato alla presenza dei dirigenti delle istituzioni scolastiche canegratesi. Anche per questo la commissione si è protratta per un tempo record.

Il dialogo costruttivo tra le parti è proseguito in consiglio comunale, dove non è stato così registrato alcun voto contrario al piano, che stanzia 2 milioni di euro all’anno per il benessere dei minori. Nella stessa seduta il consiglio ha approvato, all’unanimità, la nuova convenzione quadriennale (2023/2027) con la scuola paritaria dell’infanzia “Giuseppe Gajo”, a cui il Comune ha confermato il contributo annuale di 67.000 euro per agevolare le iscrizioni dei genitori evitando l’aumento delle rette a loro carico.

Parla giovane il 16% del bilancio

Con l’approvazione del Piano diritto allo studio, supera il 16% la quota del bilancio comunale spesa per i cittadini più giovani del comune. La maggioranza guidata dal sindaco Matteo Modica lo definisce «in 3D, perché è davvero in tre dimensioni: lavori pubblici e tutela dell’ambiente a scuola; attività educative e sportive; attenzione dei servizi sociali ai minori e alle loro famiglie. Il Piano racconta l’impegno entusiasta di un’intera comunità, di volontari, associazioni, società sportive e singoli cittadini per un obiettivo comune: il benessere dei minori».

Accolte le proposte del centrodestra. Che si astiene

Fra i punti inseriti che hanno spinto a non votare contro il gruppo di minoranza Canegrate nel Cuore, vi sono programmi di screening cardiologico, proposti dal centrodestra fin dal programma elettorale e accolti con favore dal dirigente scolastico; il coinvolgimento dei ragazzi in progetti di avvicinamento alle istituzioni e in particolare alla macchina comunale, per contrastare la disaffezione dei più giovani alla vita amministrativa e politica; e il loro coinvolgimento anche in percorsi di lotta alle mafie.

«Per contro – rileva il capogruppo di Canegrate nel Cuore, Matteo Matteucci – c’è un aumento, seppure non significativo, delle tariffe a carico delle famiglie per alcuni servizi scolastici. Mancano inoltre prospettive per il “bosco antico”, un progetto culturale e didattico costato ai contribuenti 400.000 euro ma che non rientra nel piano. Al di là di queste criticità – prosegue Matteucci – l’aspetto positivo è la collaborazione che c’è stata tra opposizione e amministrazione per la redazione di un piano che guardi al futuro e al bene dei ragazzi, possibile solo grazie a una maggioranza capace di ascoltare e a un’opposizione costruttiva, che cerca il confronto e non la polemica».

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