MONZA – “Ti faccio diventare una donna” e “ho l’AIDS, ti contagio se non mi dai tutto“, sono alcune delle frasi pronunciate da un rapinatore arrestato nelle scorse ore dai carabinieri, accusato di aver messo a segno almeno otto colpi tra gioiellerie, farmacie, hotel e distributori di benzina, nelle province di Milano, Como, Monza e Reggio Emilia. Con il coltello in mano e un foglio con su scritto “rapina”, a volte si tagliava il braccio e, affermando di avere l’AIDS, minacciava di contagiare i presenti se non avesse ricevuto quello che chiedeva. In un caso ha minacciato di evirare il titolare di una farmacia. Ad incastrarlo, lo smalto rosso sulle unghie e l’auto della madre che usava per scappare.
Le indagini
I carabinieri del comando provinciale di Monza lo hanno arrestato ieri sera, con l’accusa di rapina aggravata ai danni di sette strutture commerciali. Si tratta di un pregiudicato seregnese di 41 anni. L’uomo, secondo le indagini coordinate dalla Procura di Monza, dopo aver ascoltato i testimoni ed esaminato le immagini riprese dagli impianti di videosorveglianza, era sempre molto agitato e scenografico. Gli inquirenti hanno ricostruito il suo modus operandi. Durante i colpi, per esempio quello messo a segno in una farmacia, l’uomo ha mostrato al titolare un foglio con la scritta “rapina”, costringendola a dargli il denaro.
In un secondo caso ha scavalcato il banco di una seconda farmacia, ha impugnato un attrezzo tipo bisturi, ha minacciato il direttore dicendogli “ti faccio diventare una donna”, per ottenere i soldi. Fuggiva poi a bordo dell’auto di sua madre, una Suzuki Ignis, identificata grazie alle immagini videoregistrate, così come è accaduto per i suoi tatuaggi e le unghie smaltate di rosso.
Ulteriori dettagli che hanno consentito di identificare il 41enne come autore di una tentata rapina, sono stati i vistosi tatuaggi che ha sulle mani. L’arrestato, che come detto ha colpito una gioielleria, quattro farmacie, due Hotel e un distributore di carburante nelle provincie di Monza, Milano e Reggio Emilia, per un totale di circa 6.000 euro di contante sottratto, è stato associato presso la Casa Circondariale di Reggio Emilia.
