Gallarate, il Tar proroga la sospensiva per il taglio degli alberi in piazza stazione

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GALLARATE –  Il piano di abbattimento di alcuni alberi di Piazza Giovanni XXIII, previsto dal progetto di riqualificazione voluto dall’Amministrazione comunale di Gallarate, resta bloccato anche dopo il secondo pronunciamento del Tar Lombardia.  Giovedì 14 gennaio, il presidente della Quarta Sezione del tribunale amministrativo ha prorogato la sospensione del taglio degli alberi come richiesto dal legale del Comitato “Salviamo gli alberi di Gallarate”,  Valerio Cicchiello, con un decreto che è stato già notificato alla pubblica amministrazione.

Il ricorso al Tar

La decisione fa seguito al deposito del ricorso al Tar Lombardia effettuato martedì scorso, con cui il Comitato contesta gli atti amministrativi che hanno avviato l’esecuzione del progetto di riqualificazione di Piazza Giovanni XXIII e il conseguente abbattimento degli alberi previsto dal progetto. In questo contesto, fanno sapere gli ambientalisti, il giudice ha rinnovato la sospensione del taglio degli alberi, altrimenti in scadenza in questi giorni, affermando che la richiesta del legale del Comitato «merita accoglimento al fine di evitare il definitivo abbattimento» del patrimonio arboreo della piazza.
Nel decreto, si stabilisce la proroga della sospensiva fino al prossimo 3 febbraio, quando è prevista la prima udienza del dibattimento. In quella sede, senza entrare ancora nel merito del ricorso, sarà l’intero collegio giudicante a discutere e a pronunciarsi sulla sospensione dell’abbattimento degli alberi della piazza.

Impedire un atto irreversibile

il Comitato “Salviamo gli alberi di Gallarate” rinnova «viva soddisfazione per il nuovo accoglimento, da parte del Tar, delle motivazioni di urgenza e della necessità di impedire un atto irreversibile come l’abbattimento delle piante della piazza, nella consapevolezza che potremo affermare pienamente le argomentazioni nel merito del ricorso nel successivo dibattimento». Chiede inoltre all’amministrazione comunale che tutti gli alberi della Piazza siano salvaguardati, come parte essenziale del patrimonio ambientale e storico di questo spazio urbano, che con questi alberi è nato nel 1964.  «Siamo convinti che non sia mai troppo tardi per aprire un confronto reale con la cittadinanza e ascoltarne le legittime istanze. Come Comitato, contestiamo questo progetto di riqualificazione che riteniamo inconsistente e costoso, ma sosteniamo l’idea di una città aperta a scelte urbanistiche realmente innovative, incentrate sulla qualità della vita nei quartieri, sulla mobilità sostenibile, sulla cura e l’ampliamento dei polmoni verdi, in linea con i progetti ormai affermati in gran parte delle città europee e promossi dall’Europa».

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