In Basilica a Busto l’addio al deportato Vincenzo Aquilina. Aveva 99 anni

BUSTO ARSIZIO – Si è spento all’età di 99 anni Vincenzo Aquilina, ex ufficiale della Guardia di Finanza che era stato deportato per due anni nel campo di concentramento nazista di Moosburg, nel sud della Baviera. Lo scorso 4 novembre Aquilina era stato regolarmente presente alla commemorazione della Giornata delle Forze Armate, facendo gli onori al Monumento ai Caduti e al Monumento alla Resistenza e alla Deportazione al fianco del sindaco Antonelli e delle autorità civili, militari e religiose.

La scomparsa

Vincenzo Aquilina era ricoverato in ospedale a Busto Arsizio quando è venuto a mancare, ieri 6 dicembre. Ora riposa nella camera mortuaria di viale Stelvio. Dopo il Rosario di stasera, 7 dicembre, sabato 9 dicembre alle 14 si svolgeranno i funerali nella Basilica di San Giovanni. A seguire la bara del finanziere deportato proseguirà per il cimitero di Busto Arsizio. «Gli avevo promesso che per i suoi 100 anni sarei venuto a trovarlo per festeggiarlo e consegnargli la pergamena» rivela il sindaco Emanuele Antonelli, che gli tributerà gli onori della città parlando dal pulpito della Basilica.

La Memoria

Classe 1924, Vincenzo Aquilina era originario di Agrigento, ed era arrivato a Busto Arsizio per prestare servizio come ufficiale della Guardia di Finanza. Poi si era stabilito in città. Negli ultimi anni era stato coinvolto nelle iniziative della Giornata della Memoria, svelando la sua vicenda umana di deportato dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943. «Fui venduto dai nostri superiori ai tedeschi che ci caricarono sui treni piombati – aveva raccontato il 27 gennaio di due anni fa – poi passai due anni terribili di lavori forzati fino all’arrivo degli americani il 25 aprile del ’45». Da allora ha sempre voluto essere presente alle iniziative per la Memoria del Comune di Busto Arsizio.

busto arsizio vincenzo aquilina – MALPENSA24