Iniziata a Legnano la maratona sul Pgt tra incompatibilità e “caso Tirinnanzi”

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LEGNANO – Partenza ritardata di un paio d’ore per la discussione dei numerosi emendamenti al nuovo Pgt in consiglio comunale a Legnano. La seduta di martedì 21 novembre (nella foto) si è aperta su tutt’altre questioni, ovvero l’incompatibilità del presidente Umberto Silvestri rispetto all’argomento in discussione, appunto l’approvazione della variante al Piano regolatore generale, e il pasticcio determinato dalla sentenza del Tar sul bando di gara per l’assegnazione della stagione teatrale in corso e della prossima al Teatro Tirinnanzi.

Minoranze: «Comune a rischio risarcimento»

La questione dell’incompatibilità di Silvestri è stata discussa a lungo in seduta segreta, con i lavori dell’assemblea presieduti dalla vicepresidente del consiglio comunale, Daniela Laffusa, al posto del presidente. Quanto al Tirinnanzi, le minoranze hanno presentato due interrogazioni urgenti. Franco Brumana (Movimento dei Cittadini) ha sottolineato la necessità di «dare risposte ai cittadini, a cominciare dagli abbonati» e ha paventato un «possibile risarcimento a spese del Comune di parecchie decine di migliaia di euro», mentre Francesco Toia (Toia Sindaco, la lista civica della Lega) ha parlato di «danno erariale e d’immagine» per Legnano.

Da parte loro, l’assessore alla cultura Guido Bragato e il direttore del settore Affari generali del Comune, Stefano Mortarino, si sono limitati a constatare la riapertura del bando e quindi della procedura di assegnazione delle due stagioni teatrali, aggiungendo che al momento non sono pervenute richieste di danni dalla società inizialmente esclusa e ora “ripescata” dal Tar.

Dialogo tra sordi sul Piano

Il dibattito sulla variante generale al Pgt è quindi iniziato dagli emendamenti presentati dai gruppi di opposizione, di natura prevalentemente tecnica e puntualmente bocciati dai consiglieri di maggioranza, che su alcuni si è rifiutata di prendere la parola. Si preannuncia dunque un dialogo tra sordi, come emerso anche dalla commissione di lunedì, la prima delle cinque messe in calendario per trattare i tanti punti (ben 80) contestati dalle minoranze. In quella sede Brumana ha ribadito le sue critiche al Piano, a partire dalla Valutazione ambientale strategica (Vas), sorta di premessa inderogabile al Pgt incentrata sul suo impatto, appunto, sull’ambiente. «Ci sono questioni di legalità che andrebbero trattate con maggior cautela – ha esortato l’avvocato legnanese – Siamo a un punto morto. L’atto non si è perfezionato, è in sospeso; la Vas è tuttora aperta perché non c’è un documento conclusivo – ha ribadito – e se non si conclude la Vas, non si può procedere all’approvazione del Pgt, perché ne è il presupposto». L’assessore all’urbanistica Lorena Fedeli ha ribattuto in questi termini: «Non saprei che cosa aggiungere rispetto a quello che ho già detto sulla questione le volte precedenti».

Ancora sul Pgt, sempre in commissione Federico Amadei (ex Pd, ora nel gruppo misto) ha rinnovato le sue critiche alla «procedura adottata, quanto meno immotivata se non illogica, per non parlare della mancata partecipazione sul Piano. Ci troviamo a votare in consiglio qualcosa che dovrà essere esaminato nelle prossime settimane in commissione. Non so come spiegarlo a mio figlio…».

Ex Manifattura oltre quota 1.000

Nel frattempo, la raccolta di firme contro i piani dell’amministrazione sull’ex Manifattura ha superato il migliaio di adesioni, con un’altra firma eccellente: all’ex sindaco di centrosinistra Alberto Centinaio si è aggiunto l’ex segretario cittadino del Pd Alberto Dell’Acqua. Per Brumana, promotore della petizione (che sarà presentata come osservazione al Pgt) «è la dimostrazione che la nostra mobilitazione contro il vandalismo culturale previsto dal Pgt del sindaco del Pd è trasversale, non ha connotazioni partitiche o di contrasto politico».

La discussione in consiglio comunale riprenderà lunedì prossimo, 27 novembre.

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