SUMIRAGO – «Le verifiche sono ancora in corso e preferisco completare i passaggi che mancano. Questa è una fase interlocutoria con le famiglie e i diretti interessati: per la delicatezza della questione non intendo utilizzare la stampa». Riguardo all’ipotesi di una chiusura dell’asilo di Quinzano San Pietro, dovuta alla scarsa quantità – diciassette – di iscritti e ai costi, Mara Gorini, assessore alle Politiche sociali ed educative di Sumirago, ha preferito non aggiungere altro, rinviando a dichiarazioni in merito una volta che le operazioni di accertamento e consultazione saranno concluse; per il momento ha indicato come punto di riferimento il post da lei diffuso sui social domenica 19 novembre.
“Un percorso decisionale ben preciso”
“L’amministrazione comunale, giunta e sindaco, hanno fatto la scelta di un percorso decisionale ben preciso. Nessuna decisione senza interlocuzione. Nessuna decisione dall’alto. Nessuna decisione comunicata tramite social o stampa”, ha scritto Gorini. “Uno studio, due incontri con la rete 0-6 che ha visto al tavolo anche l’Icc di Mornago, un incontro con i genitori dei bambini del primo e secondo anno frequentanti la scuola dell’infanzia di Quinzano per delineare lo scenario e le ipotesi di affronto delle due problematiche di maggior impatto: prossimità geografica e continuità educativa, la convocazione della commissione educativa per la presentazione alle minoranze degli scenari.
Nessuna delibera, ma la disponibilità ad approfondire le criticità pur nella considerazione che alla politica spetta il compito di decidere in un contesto di risorse scarse. Questo è il modo con cui opera l’assessorato alle Politiche sociali ed educative. Pertanto spiace la scelta di spostare il dialogo verso articoli senza contraddittorio. Proseguirò il lavoro di analisi e confronto, di ascolto delle situazioni personali e di ipotesi di affronto leale dei bisogni. Continuerò a farlo con i cittadini sumiraghesi coinvolti direttamente, con la maggioranza e con la minoranza rappresentate in consiglio. Assumo a dato la scelta di non meglio identificati portavoce di agire attraverso un’altra modalità. Non ho l’abitudine dell’autoreferenzialità né della polemica e non cambierò ora”.
«Nulla sarà lasciato al caso»
«Al momento – ha voluto sottolineare il sindaco Yvonne Beccegato – non c’è nulla di ufficiale, nessun atto decisionale in merito. La posizione della giunta è che stiamo facendo uno studio sulla possibilità di una chiusura perché i dati emersi, a cui ci dobbiamo attenere, ci dicono che la direzione è questa. Nulla, comunque, sarà lasciato al caso: non vuole certo essere una decisione già presa, andremo nel senso di una condivisione della situazione per capire le esigenze di tutti. L’assessore Gorini, nell’ambito del percorso di incontri con i presidi, i dirigenti dei plessi e i genitori sta ascoltando le famiglie che si troverebbero più in difficoltà in seguito a un’eventuale chiusura; siamo però anche responsabili del bilancio comunale nei confronti di tutti gli altri cittadini, riguardo ai quali non sarebbe corretto lo sperpero. Non possiamo trascurare costi e denatalità. Quando chiuse l’asilo di Caidate fu una decisione che giunse dal Provveditorato: se dovesse avvenire lo stesso per quello di Quinzano la nostra volontà sarebbe di condividere e trovare insieme una soluzione. Comprendo il dispiacere dei genitori; al momento però stiamo solo valutando, con altri dati ancora da raccogliere».