La casa delle startup di Aime si presenta a Busto: «Imprese, fate come i nostri campioni»

BUSTO ARSIZIO – L’esempio dello sport per intraprendere la sfida delle startup: l’associazione imprenditoriale Aime Italia punta sui giovani e lancia, da Busto Arsizio, il progetto “FenomenItalia”, un pacchetto di servizi a sostegno della nascita e della crescita delle nuove attività d’impresa. Con degli ambasciatori molto speciali: le medaglie paralimpiche di Tokyo2020 Giulia Terzi () e Alberto Amodeo (). «Sono ragazzi che competono tra di loro a Varese e Milano ma poi ai Giochi erano tutti uniti per rappresentare il nostro Paese – come sintetizza il segretario generale di Aime Italia Gianni Lucchina – le nostre imprese devono imparare a prendere esempio dallo sport per fare gioco di squadra di fronte alla sfida della competitività sui mercati internazionali». Soprattutto in momento delicato come quello attuale, caratterizzato da «mancanza di materie prime e produttività rallentata» in uno scenario internazionale in cui «l’Oriente vuole tenere l’Occidente sotto condizioni capestro», come sottolineato dal presidente di Aime Giuseppe Albertini.

Il progetto

“FenomenItalia” è la “casa delle startup” di Aime: non l’ennesimo incubatore di imprese ed è più di uno sportello, fisico e virtuale, attivo a cadenza settimanale: un vero e proprio pacchetto di servizi chiavi in mano e di assistenza pratica a disposizione degli “Under 30” che tentano la sfida del mercato. Si parte dal supporto per far nascere le nuove attività, con informazioni su leggi, opportunità e bandi e assistenza allo sviluppo del progetto e del business plan da parte del network di professionisti associati, per arrivare, una volta che l’idea ha le potenzialità per concretizzarsi in impresa, all’assistenza dei professionisti per accompagnare lo sviluppo della startup (notaio per la costituzione della società, commercialista per la contabilità e le pratiche di registrazione, avvocato per la stipula dei contratti e studio paghe per gli adempimenti relativi al personale) a costi calmierati per il primo anno e in abbonamento a prezzo fisso. In più c’è anche un istituto di credito partner di Aime pronto a sostenere la nuova impresa con un finanziamento in 48 ore. Una formula che punta innanzitutto a superare lo scoglio critico del primo anno, quando le nuove attività spesso non riescono a sopravvivere.

La presentazione

L’iniziativa è stata presentata a Villa Calcaterra a Busto Arsizio ieri mattina, 26 febbraio, alla presenza dei due prestigiosi ambasciatori, mentre gli altri due olimpionica di Tokyo2020 coinvolti, l’oro del canottaggio Federica Cesarini e il bimedagliato del nuoto Nicolò Martinenghi, non erano fisicamente presenti per via degli allenamenti in corso. A illustrare il progetto c’era il presidente di FenomenItalia Luca Magni, che guida quella che Lucchina ha definito «una startup d’altri tempi», la Magni Gyro di Besnate (tra le aziende top al mondo per la produzione di autogiri), fondata dal padre di Luca nel garage di casa dopo che tornava dal lavoro alle Officine Caproni. Con lui il presidente di Aime Giovani Andrea Bononi, il vicesegretario Aime Matteo Marchesi e la presidente della delegazione Aime di Busto Arsizio Valle Olona Valentina Verga, che ha ricordato la mission di tenere vivo lo spirito industriale «nella città che era definita “Manchester d’Italia”».

Le autorità

A salutare l’iniziativa c’erano anche le autorità del territorio. Il sindaco di Busto Arsizio e presidente della Provincia di Varese Emanuele Antonelli ha ricordato che «oggi è più difficile avviare una startup, c’è più competitività, perciò dobbiamo stare vicini ai nostri ragazzi perché le nuove attività portano benessere». Il presidente della Camera di Commercio Fabio Lunghi ha sottolineato che «Varese è una provincia all’avanguardia per tasso di innovazione tecnologica, e nel 2021 ha avuto il maggior numero di startup registrate, 35». Il senatore del Pd Alessandro Alfieri ha posto l’accento sulla necessità di «affiancare le imprese nella loro vita quotidiana e non solo con misure fiscali e di semplificazione». Il deputato della Lega Matteo Bianchi ha allargato il discorso alle sfide del territorio, da Malpensa alla competizione con Milano e il Canton Ticino all’«opportunità da cogliere delle Olimpiadi del 2026», invitando a «fare squadra come sistema territoriale». Infine il presidente della commissione attività produttive di Regione Lombardia Gian Marco Senna, da imprenditore della ristorazione, non ha risparmiato autocritica per il ruolo della politica, che «meno fa e meglio è. Non è un problema di classe politica o di Pubblica amministrazione, ma di mentalità e resistenza. È un fatto che le nostre PMI sono riuscite a stare sul mercato nonostante il costo del denaro, la burocrazia, il fisco».

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