BUSTO ARSIZIO – Un totale di oltre 2 miliardi di euro: è questo il risultato portato a casa dalle 45 grandi società di Busto Arsizio con un fatturato annuo superiore ai 13 milioni di euro. Dati che si riferiscono al 2019 e che mostrano un quadro alquanto positivo in relazione alla salute del tessuto imprenditoriale bustocco: sul podio ci sono infatti Ltc Group, Cometa ed Eolo che rientrano nella top 30 in Provincia di Varese.
Top 3 nella top 30
Arrivano buone notizie, o almeno lo erano fino al 2019, anno degli ultimi dati disponibili, per le aziende di Busto Arsizio, che si riconferma forte nella sua posizione industriale. Infatti ben 45 realtà della città hanno registrato un fatturato annuo superiore ai 13 milioni di euro, rientrando quindi nella classifica di “Economia&Territorio”. Numeri che significano migliaia di posti di lavoro, frutto di anni di sacrifici e sforzi. Il ranking si riferisce alla Provincia di Varese e in cima alle aziende bustocche troviamo Ltc Group di viale Duca d’Aosta, specializzata nell’acquisto e vendita di immobili che raggiunge il 24esimo posto nel Varesotto con un fatturato di 197,150 milioni euro. L’argento va a Cometa, leader nel settore dei tessuti grezzi di vicolo dell’Assunta che si è invece guadagnata il 28esimo posto con un fatturato di 156,226 milioni. Con lo stesso fatturato, ma con un rapporto tra fatturato e utile leggermente inferiore, è Eolo, terza a Busto, ma 29esima a livello provinciale.
Tessile e plastica regnano
Se Ltc Group, Cometa ed Eolo sono rientrate nella top 30 del Varesotto, le altre si guadagnano comunque posizioni meritevoli. Parliamo della Eli.Fin, al 42 esimo posto con un fatturato di 130 milioni di euro, della Brandart al 54 esimo posto con 106,331 milioni, la storica Fogliani che si aggiudica il 56eismo posto con un fatturato di 97,454 milioni di euro e la Luigi Bandera, produttrice di linee di estrusione per film in bolla di corso Sempione che è al 66esimo posto con un fatturato di 87,476 milioni di euro.
Seguono poi la Chimitex al 75esimo posto con un fatturato di 78,620 milioni di euro, la partecipata Agesp che è invece alla postazione numero 81 grazie a un fatturato annuo di 72,619 milioni euro, troviamo anche la Lariotrade di via Orrù all’87esimo posto con un fatturato di 69,434 milioni di euro, la Comerio Ercole al 96esimo posto con un fatturato di 62,792 milioni di euro, seguono gli esperti dei profumi di Puig Italia in piazza Garibaldi al 125esimo posto con un fatturato di 52,504 milioni e Agesp Energia, che è invece 155esima con un fatturato di 44,120 euro. Le posizioni successive sono della Bf Holding al 156esimo posto con un fatturato di 43,569 milioni di euro e Fibra, in via Ugo Mara, al 167 esimo posto con un fatturato di 40,545 milioni di euro.
Nella nostra top 20 delle aziende bustocche, le ultime 5 sono la Trafileria Ceruti (171esimo posto) di via Fratelli d’Italia, Erica Industria Tessile (185esimo posto), Adea Amidi Destrine (204esimo posto), la Turconi (224esimo) e Aquatechnik (225esimo) di via Bonsignora, rispettivamente con fatturati di 39,339 milioni di euro, 35,402 milioni, 31,046 milioni, 27,313 milioni e 27,161 milioni di euro.
Successo anche per la Valle Olona
I risultati della ricerca sono certamente incoraggianti, anche se Busto non sembra reggere particolarmente il confronto con Gallarate, per esempio, che pur essendo più piccola, ha registrato dati sorprendenti, con un totale di 2 miliardi e la prima in classifica, la OpenjobMetis, ha fatturato 565 milioni di euro. Tuttavia, anche i Comuni limitrofi hanno avuto successo, in particolare in Valle Olona spiccano Castellanza, Gorla Minore e Gorla Maggiore. Parliamo nel primo caso della Petrolvalves, che supera addirittura Busto, guadagnandosi il 23esimo posto con un fatturato di oltre 200 milioni, ma anche la Orsa Group di Gorla Minore che si guadagna il 38esimo posto con un fatturato di 135 milioni e la A. Schulman Plastics di Gorla Maggiore, al 50esimo posto, con più di 111 milioni di fatturato.
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