Legnano ancora alla ricerca di enti del 3° settore per le attività all’ex Rsa Accorsi

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LEGNANO – È stato pubblicato oggi, giovedì 27 gennaio, l’avviso pubblico per l’avvio della procedura di coprogrammazione sull’ex Rsa Accorsi di Legnano (nella foto). L’avviso è finalizzato a individuare enti del terzo settore che, con l’Amministrazione comunale, individuino progetti, anche frazionati, per la gestione delle attività da svolgersi negli spazi nell’immobile di via Girardi.

Rivisti i termini per partecipare al bando

«Il fatto che la coprogettazione sia andata deserta – osserva l’assessore al Benessere e sicurezza sociale, Anna Pavan – ci ha indotto a comprendere meglio quali fossero gli ostacoli alla partecipazione, che vanno ricercati sia nelle notevoli dimensioni dello stabile sia, di conseguenza, nella sostenibilità economica della gestione. L’istituto della coprogrammazione vuole coinvolgere sin dall’inizio i potenziali enti che potrebbero concorrere alla gestione per disegnare insieme il futuro dell’Accorsi. Abbiamo ampliato le aree dei possibili interventi proprio per dare spazio a soggetti che non erano interessati alle precedenti destinazioni. La coprogrammazione, modalità da noi già utilizzata per la gestione degli aiuti alimentari, inverte il paradigma rispetto alla coprogettazione: la partenza consiste nel costruire insieme un progetto che, nella seconda fase, avrà una pubblicizzazione per il bando della gestione».

La coprogrammazione dovrà individuare i bisogni da soddisfare e i destinatari degli interventi e delle azioni, gli interventi e le azioni necessari, nonché le modalità di realizzazione e le risorse. Il termine per la presentazione della domanda è l’11 febbraio.

Destinatari dei servizi giovani, anziani e famiglie

Soggetti destinatari dell’attività di coprogrammazione sono: la popolazione anziana con un relativo grado di autosufficienza, per la quale si procederà alla lettura dei bisogni abitativi, a studiare il consolidamento della rete dei servizi domiciliari e a valutare la configurazione della struttura sul modello di appartamenti con servizio di supporto domiciliare; le giovani generazioni, per le quali promuovere un percorso formativo che si integri con forme di solidarietà nei confronti delle persone fragili quali volontariato, servizio civile, educazione fra pari; studenti, nell’ottica della messa a disposizione di alloggi temporanei; famiglie, cui fornire servizi con particolare attenzione ai figli in fascia di età 0-6 anni; utenti dei servizi e delle azioni di altri progetti in corso nel quartiere Canazza (quali il custode sociale e “La Scuola si fa città”).

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