L’ex primario di chirurgia dell’ospedale di Magenta condannato per corruzione

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MAGENTAA meno di un anno dall’arresto, è arrivata oggi, giovedì 27 gennaio, la condanna per Giuliano Sarro (nella foto), 61 anni, ex primario di chirurgia dell’ospedale di Magenta. Sarro è stato condannato dal gup di Milano Daniela Cardamone con rito abbreviato a 2 anni e 10 mesi di reclusione per corruzione, turbativa d’asta e abuso d’ufficio. Il giudice ha accolto in pieno la richiesta del pm Giovanni Polizzi e anche disposto nei confronti del chirurgo l’interdizione perpetua dai pubblici uffici e il versamento di una provvisionale di 30.000 euro alla Asst Ovest Milanese, che si era costituita parte civile. Per conoscere le motivazioni della sentenza bisognerà attendere 30 giorni.

Favori ad azienda in cambio di carriera per il figlio

Sarro, che l’anno scorso si era dimesso dall’incarico al “Fornaroli” di Magenta per assumere il ruolo di responsabile della chirurgia generale alla clinica “San Gaudenzio” di Novara, avrebbe fatto leva sul suo ruolo per «sistemare i propri figli in tutti i modi» in base a quanto accertato nelle indagini dal nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza.

In particolare, come capo dell’unità organizzativa complessa avrebbe promosso la carriera del figlio Alessandro alla Applied Medical Distribution, fino alla sua nomina, nel 2017, a territory manager associate assicurando in cambio alla multinazionale sanitaria olandese un trattamento di favore in una gara per la fornitura di ingenti quantitativi di prodotti chirurgici per il presidio sanitario dell’Alto Milanese, per 300.000 euro, a scapito delle aziende concorrenti.

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