Legnano archivia il Palio del centenario. «Vittoria e festa di tutta la città»

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LEGNANO – Unanimi giudizi entusiasti per l’edizione 2024 del Palio delle Contrade, coinciso con l’anno delle celebrazioni per il centenario dell’elevazione di Legnano a Città. Stadio tutto esaurito (8.068 i biglietti venduti), folla lungo le strade, apprezzamento e partecipazione anche per la prima edizione della festa medioevale al Parco Falcone Borsellino. E tutto, o quasi, liscio in campo e fuori.

«Esprimo gratitudine a tutte le Contrade – ha esordito Luca Roveda, vicepresidente della Fondazione Palio (assente la presidente Maria Pia Garavaglia) nel tirare le somme oggi, lunedì 27 maggio, nella sala degli Stemmi di Palazzo Malinverni (nelle foto) – cuore pulsante del Palio e valore sociale aggiunto alla nostra comunità, agli organizzatori e ai partner, alle forze dell’ordine, ai volontari delle associazioni coinvolte. E allo splendido pubblico che ha seguito la manifestazone in strada, allo stadio e in tv. Stiamo lavorando senza sosta, continueremo a farlo». Anche per il Cavaliere del Carroccio Andrea Monaci «è stato un gran bel Palio, ha funzionato veramente bene come tempi, organizzazione, sfilata. Questa è sempre il fiore all’occhiello; e, ciliegina sulla torta, una corsa senza problemi di sicurezza per i cavalli. Il Palio è fatto di centinaia di persone, al 99% volontari. A tutti loro il mio personale grazie di cuore, perché la giornata più bella dell’anno per Legnano si è svolta in un clima di festa collettiva».

Radice: «Gioiello da mettere in vetrina»

«Legnano ha risposto al meglio – il giudizio del sindaco Lorenzo Radice – merito di tutti i contradaioli e i volontari. Il Palio non è un lavoro solo di alcune organizzazioni ma di popolo. Siamo riusciti a preparare bene tutto e tutte le organizzazioni coinvolte stanno raggiungendo passo dopo passo gli obbiettivi che ci siamo dati. Siamo sulla strada giusta, questo evento sta facendo sempre meglio per la tenuta comunitaria e sociale della nostra città e per diventare una vetrina di sviluppo e appeal importante in Lombardia. Ieri c’erano persone da Francia, Svizzera e Stati Uniti. Abbiamo tra le mani un gioiello prezioso, dobbiamo decidere se chiuderlo in cassaforte o metterlo in mostra per gli altri, come la Rosa Camuna che ora è esposta in questa sala».

Gianfranco Bononi, presidente della Famiglia Legnanese, sottolinea «i tantissimi giovani che ho visto facendo il giro delle Contrade. Chi ha vinto il Palio è il Palio» mentre per il Gran Maestro Achille Bonito «ieri è stata una bella giornata perché tutto si è svolto come avevamo immaginato, senza complicazioni. Ed è stata una festa, dove la corsa la vince una Contrada ma vinciamo tutti insieme e vince tutta la città. Sono orgoglioso di essere in questa città, che ha qualcosa di diverso da tutte le altre:questa passione che trasforma in festa per tutto l’anno, qualcosa che diverte, ci accomuna e ci aggrega».

Dalle novità agli animalisti, bene la sicurezza

La vicequestore Ilenia Romano, dirigente del Commissariato cittadino, ha sottolineato i buoni risultati dell’analisi di tutti gli eventi della manifestazione con le altre forze di polizia, Vigili del Fuoco, Croce Rossa e Protezione civile. «Nel Parco Falcone Borsellino l’affluenza di famiglie è stata sicuramente superiore al solito – ha osservato Romano – C’è stata una iniziativa estemporanea la mattina (delle Donne in cammino per la pace, nda) con un flash mob pacifico in piazza San Magno come avvenuto in passato. Lungo la sfilata era annunciata la presenza degli animalisti e li abbiamo concentrati in un punto dove non la disturbassero. La novità più importante per noi è stato il maxischermo, abbiamo tenuto tavoli tecnici con gli organizzatori per delimitare l’area, definire la capienza massima e regolamentare gli accessi. Poi allo stadio c’è stato il transennamento dello street food nelle vie Pisacane e Palermo, mentre è stato spostato quello dietro le tribune sull’angolo opposto dello stadio. Infine, il presidio del parterre», quest’anno precluso agli spettatori come in quello passato.

Legnarello e l’emozione della vittoria

Parola ai vincitori. Per il capitano di Legnarello, Diego Tomalino, «tutta la comunità delle Contrade spinge per un unico obbiettivo, poi la fortuna fa la differenza. È stata la mia prima sfilata da capitano, non so se è sempre così ma sfilare tra due ali di folla infinita è stato veramente emozionante. Non senti la fatica, il caldo, non senti nulla: hai solo voglia di salutare migliaia di persone che non ti conoscono e aspettano solo di vederti. La vittoria? È frutto del lavoro di anni, poi credo nei cicli per una Contrada o per un’altra. Per noi, spero che non sia l’ultima».

«La sogni tutta la vita – confida la castellana Michela Sala – ma poi, quando la vivi, non te l’aspetti. Mi sono sentita parte del popolo e quando abbiamo vinto, prima ancora di rendermi conto, mi sono trovata immobile nella tribuna centrale a vedere i contradaioli precipitarsi in campo per festeggiare. È stata una vittoria unica, ce la godremo tutta».

«Ho visto crescere tutte le Contrade – dice il gran priore Alessandro Mengoli – Lavoriamo tutti insieme tutto l’anno per un obbiettivo». «Vedere i bambini in giro per la città anche il giorno dopo con il nostro foulard al collo – si emoziona la gran dama Cristiana Re – è il riscontro più grande di quello che trasmettiamo». Infine, il pensiero dello scudiero Luca Lavazza: «È stata una vittoria di valore su avversari di spessore. Senza autocelebrarci, ci siamo distinti fin dagli spalti “per colore e per calore”, credo sia qualcosa che ci rappresenta. Avanti così».

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