Legnano, Italia Sahel Lavoro contro il civico Toia: «Non parli di noi a sproposito»

legnano luci oradellaterra wwf

LEGNANO – «Lavoriamo nel sociale e con gli immigrati e promuoviamo, fra le altre, attività socio-culturali, educative e artistiche attraverso la gestione di centri ricreativi e di aggregazione. Anche se il signor Toia si è premurato di non dirlo in Consiglio comunale». È un passaggio della lunga replica con cui la presidente Emilia Calini ha ribattuto oggi, mercoledì 17 febbraio, alle interrogazioni e alle dichiarazioni fatte nel Consiglio comunale di lunedì da Francesco Toia, capogruppo della lista Toia Sindaco, che aveva messo in discussione l’opportunità di concedere fondi del Comune alla cooperativa Italia Sahel Lavoro. «Un attacco ingiustificato» a detta del numero 1 della cooperativa, capogruppo dell’Ati Mazzafame, a sua volta gestore in co-progettazione comunale del centro sociale Pertini-Il Salice nel quartiere di Mazzafame. «Toia – ribatte Calini – ha messo in dubbio la mission della cooperativa per la gestione di spazi sociali e il possesso dei requisiti per partecipare a progetti culturali che coinvolgono i giovani della città. L’ampio oggetto sociale della cooperativa è lo strumento per raggiungere l’obiettivo di fornire lavoro a lavoratori, italiani e stranieri. Il principio che ci guida è il credere che ci sia un modo diverso di intendere il lavoro, alternativo alle logiche consumistiche e di lucro personale. Ma la questione più grave – prosegue la presidente di Italia Sahel Lavoro – è che un consigliere comunale non conosca, né voglia conoscere quanto è stato fatto con grande fatica in co-progettazione con le associazioni di quartiere, Casa del Volontariato e l’Amministrazione comunale, sia con la giunta di centrosinistra guidata da Centinaio sia con la giunta di centrodestra guidata da Fratus, sia con la gestione del commissario straordinario. Abbiamo dimostrato di avere idee e gambe su cui fare camminare i princìpi della cooperativa e rendere possibile un’opera sociale in una periferia difficile come Mazzafame, e tenere il colpo. Non possiamo oggi permettere che questo grande lavoro e l’ottimo risultato vengano messi in discussione con falsità e attacchi ingiustificati». Da ultimo, Calini invita Francesco Toia «a venire a trovarci e a partecipare alle nostre iniziative».

Cartello spostato cambia… i confini della città

Ci sono anche l’intitolazione di un’area verde comunale in memoria dei martiri delle foibe e degli esuli giuliano-dalmati e interventi in favore dei rider delle società di food delivery, fra le mozioni presentate dalle minoranze e approvate all’unanimità dai 25 consiglieri. Via libera con voto quasi unanime anche a un piano di manutenzione straordinaria di alcune piccole aree boschive nel quartiere San Paolo danneggiate dalla nevicata del 28 dicembre, con la piantumazione di nuovi arbusti al posto di quelli da abbattere, e – caso curioso – al corretto riposizionamento del cartello che segna il confine tra i comuni di Legnano e di Castellanza in via Locatelli, spostato in occasione di alcuni lavori stradali, così da convincere gli operatori ecologici di non servire più gli inquilini dello stabile al civico 20 della via credendoli rientrare nel comune confinante.

Accam, il Pd: «Società a fine corsa»

Soddisfazione per l’approvazione della mozione di indirizzo sul percorso per uscire dalla crisi in cui versa Accam e la presa d’atto della «volontà politica della coalizione di centrosinistra e del gruppo di Fratelli d’Italia di ragionare sulle cose che uniscono piuttosto che incagliarsi su dibattiti ideologici e abbandonando gli estremismi»  su un tema «fortemente divisivo» quale il dramma delle foibe. È quanto espresso oggi in due note dalla sezione cittadina del Partito Democratico. Su Accam, osserva il Pd, «l’impianto di Borsano potrà giocare ancora un ruolo importante nella filiera del ciclo dei rifiuti, solo se saprà trasformarsi in un termovalorizzatore ad alta tecnologia e a ridottissimo impatto ambientale. Sulla società invece è necessario prendere atto, qualora si confermasse lo stato di crisi, che siamo ormai a fine corsa». Per quanto riguarda invece le foibe, questa tragedia «per decenni dimenticata deve entrare di diritto nella valigia del ricordo, tenendo presente il contesto politico e militare in cui è avvenuta. Così come è giusto ricordare la sofferenza delle popolazioni di quelle terre. E come è altrettanto giusto che il Comune si faccia promotore di iniziative di divulgazione di questo ricordo verso le giovani generazioni a partire dalla scuola». Infine, un richiamo a tutti i consiglieri a «non perdere la calma» durante le assemblee on line, con l’auspicio che «il Consiglio comunale torni ad essere il luogo dove il linguaggio, il rispetto delle persone e dei loro ruoli, il non interrompere chi parla, il rispettare le regole di svolgimento del dibattito siano un diritto acquisito dei consiglieri e della giunta».

Francesco Toia: «Perché solo a Legnano non si tengono i Consigli in presenza?»

legnano foibe accam pd – MALPENSA24