Legnano riaccende le luci sul palcoscenico del Tirinnanzi con 4 filoni di spettacoli

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LEGNANO – «Il teatro è una luce fondamentale per la nostra città, accesa anche quando è chiuso. Perché vive 365 giorni su 365 e non solo per le 30-40 date che ospita: è un faro per la buona vita di tutte le persone che abitano nella città in cui si trova». Così Paolo Scheriani, consigliere comunale incaricato per la valorizzazione dei luoghi della cultura, ha presentato oggi, giovedì 11 novembre, la prima stagione intera dopo due anni del Teatro Tirinnanzi di Legnano (nella foto sotto) ancora alle prese con il recupero di alcuni spettacoli rinviati causa pandemia e incentrata su ben 4 diversi filoni.

«Abbiamo sempre pensato a questo teatro – ha esordito l’assessore alla cultura, Guido Bragato – come uno dei luoghi cardine per la cultura a Legnano. Un luogo molto giovane, visto che prima della pandemia ha ospitato solo 3 anni di eventi dall’inaugurazione. Ora si conferma tale in questa nuova normalità».

Scheriani: «Felice, ma guai a parlare d normalità»

legnano teatro stagione spettacoli «È un momento sicuramente felice – ha ripreso Scheriani – ancora di più nel vedere una stagione ricca di appuntamenti importanti, con tanti nomi e titoli per tutti i gusti. Il segno della capacità di buona gestione di un teatro è intercettare i gusti di tutti e non soltanto i piaceri di alcuni. Si può sicuramente fare di più e meglio, ma quella 2021/2022 è una stagione che stimola la possibilità di immaginare tanto altro. Parlare di normalità è curioso, il teatro è di per sé anormale. Chi lo fa è abituato a vivere e ragionare in condizioni anomale e proprio questa condizione fa scaturire le meglio cose sul palcoscenico: guai se fosse sempre normalità. Il comparto ha subìto molti danni, ma i teatranti hanno sempre capacità, forza e competenze per rialzarsi e riprendere il percorso da dove lo si era lasciato».

Un occhio di riguardo per le associazioni

A illustrate le novità della stagione hanno provveduto Rosanna Bergonzi e Marco Negri, titolari di Melarido srl, gestore del Teatro Tirinnanzi. «Da quando è stato introdotto l’obbligo del green pass, la gente è tornata a teatro, evidentemente ha garantito sicurezza – ha osservato Bergonzi – Quest’anno presenteremo a ognuna delle realtà associative locali che si occupano di grandi problemi una convenzione per usufruire del teatro a un costo molto contenuto, offrendo spettacoli di qualità. Proporremo musical che in altre sedi hanno permesso a molti del cast di approdare in tv e, in dicembre, uno spettacolo con allestimento natalizio».

Per Negri «questa stagione è da considerare una ripartenza. In questo periodo di buio tutti i lavoratori dello spettacolo ne hanno risentito molto, la cultura non è stata sostenuta dal governo come doveva. Il teatro è un luogo sicuro, con controlli sugli spettatori e compagnie vaccinate, ma c’è ancora tanto da insistere per farlo capire.

«Il pubblico dei teatri non è giovane ma adulto e anziano: non sappiamo quanti torneranno o hanno paura di farlo. Abbiamo allestito una stagione di prosa aumentata di un 8° spettacolo, poi una di musica, anticipata dai concerti estivi al Castello; il terzo settore inserito è lo spettacolo di teatro o cabaret che si differenzia dalla prosa pura. Infine, ci saranno family show la domenica pomeriggio. Manca il “sipario a km 0”, cioè gli spettacoli a prezzi molto contenuti con compagnie amatoriali di qualità del territorio, ma solo perché ci stiamo ancora lavorando».

Prezzi, programmi e la presentazione degli spettacoli dei quattro filoni sono a questo link.

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