Lonate, nessun metodo mafioso: liberi Francesca Rispoli e altri tre. Processo da rifare

Il palazzo della Corte di Cassazione

LONATE POZZOLO – Processo da rifare in Appello per Francesca Rispoli, figlia di Vincenzo Rispoli, detenuto al 41bis perché per anni è stato considerato dagli inquirenti al vertice della locale di ‘ndrangheta Legnano-Lonate Pozzolo, per il compagno della ragazza Giovanni Lillo e per i due fratelli Michele e Giuseppe Di Novara. Lo ha deciso la Cassazione: tutti e quattro sono stati scarcerati.

Si torna in Appello

La Massima Corte ha ribaltato il verdetto di secondo grado (i quattro furono assolti in primo grado e condannati in Appello) non riconoscendo l’aggravante del metodo mafioso ai quattro imputati accusati di aver organizzato e messo in atto una spedizione punitiva a Malta ai danni di un imprenditore per il quale Lillo e i Di Novara avevano lavorato senza ricevere, a loro dire, il pagamento dovuto. La Dda aveva contestato l’aggravante del metodo mafioso segnando il confine tra estorsione e esercizio arbitrario delle proprie ragioni. Si torna dunque in aula davanti ai giudici del tribunale di Milano dove gli imputati dovranno rispondere, a vario titolo, anche dell’accusa di lesioni.

Cade l’aggravante del metodo mafioso anche per Cataldo Casoppero, che sta scontando una condanna definitiva a 14 anni per 416bis, condannato in questo procedimento in secondo grado per la presunta corruzione di un funzionario Anas.

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