Lonate, la rete che tutela i diritti Lgbt non convince il centrodestra: «Intenti fumosi»

LONATE POZZOLO – «Una rete che porta avanti istanze a carattere politico, forse legittime, ma che devono essere trattate in altro modo». E ancora: «Non ravvisiamo qui un’effettiva tutela di ulteriori diritti, al di là di quelli già sanciti dalla costituzione e dalla legge». Così l’assessore Mauro Andreoli ha respinto – rappresentando la posizione della maggioranza di Lonate Pozzolo – la mozione di Uniti e Liberi presentata all’ultimo consiglio comunale per aderire alla carta d’intenti della rete nazionale delle pubbliche amministrazioni antidiscriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere, ovvero Ready.

Non convince il centrodestra

Non che non sia stato riconosciuto «il valore di ogni persona: è fuori discussione», ha detto l’esponente della giunta Carraro. «Ma qui si entra nel campo del diritto e della politica». E anche se si tratta di un tema «importante» – considerando che «ogni essere umano merita rispetto, in quanto persona. Prima di ogni possibile categorizzazione, prima di ogni stato e potere» – la mozione non ha convinto il centrodestra. «Ci viene chiesta l’adesione a una rete nazionale i cui intenti, seppur a parole buoni, rischiano di essere vaghi. Per non dire fumosi». Di più: «Il sospetto è che dietro una parvenza di tutela dei diritti basilari si voglia aprire una breccia sul riconoscimento di ulteriori diritti o l’accesso ad altri istituti, oggi non previsti dalla normativa nazionale». Quindi «non si capisce la necessità che il Comune debba demandare la propria rappresentanza e volontà nel proporre iniziative a questa rete su una questione così delicata». Ha poi aggiunto il capogruppo leghista Armando Mantovani: «Non riteniamo questo passaggio una priorità, abbiamo un programma politico impegnativo da portare a termine. E l’adesione all’iniziativa richiede un impiego di risorse umane ed economiche non disponibili in questo momento».

«La politica non c’entra»

Una questione quindi che prende una piega troppo politica, secondo il centrodestra. Da Alice Sangaletti, la replica di Uniti e Liberi: «I diritti di ogni persona a non essere discriminati non dovrebbero c’entrare nulla con la politica. E poi la Carta d’Intenti parla chiaramente o offre delle direzioni da prendere». Come per un amministrazione comunale, «che può patrocinare o organizzare serate informative». Solo per fare un esempio. Così la capogruppo Nadia Rosa: «Non si delega una rete ad agire per noi, ma si chide di far parte di una rete di Comuni che condividono delle buone pratiche». Mentre, per Melissa Derisi «fare sensibilizzazione è fondamentale. E decidere di portare avanti questi temi non può che fare onore a un’amministrazione».

lonate mozione diritti lgbt bocciata – MALPENSA24