Lonate, il centrodestra: «Bene intervenire sulla Rsa. Ma ci sono anche altre opere»

LONATE POZZOLO – Dall’attenzione a tutti i progetti inseriti nel Piano delle opere pubbliche di Lonate Pozzolo, alla deliberazione del regolamento sulla consulta giovanile, che porterà all’istituzione del bando rivolto a ragazzi e ragazze tra i 18 e i 30 anni. Un consiglio comunale, quello di ieri 7 luglio, che ha messo tutti d’accordo. Tanto la maggioranza del sindaco Nadia Rosa, quanto la minoranza di centrodestra. A partire dai lavori sull’impianto antincendio alla casa di riposo, operazione da 212mila euro che poggia in gran parte su un contributo regionale. «Un intervento che mi vede favorevole, la sicurezza dei nostri anziani va sempre tutelata», ha sottolineato Ausilia Angelino (Forza Italia). «Al punto che se anche non dovessero arrivare i fondi, l’amministrazione dovrebbe impegnarsi a finanziare comunque l’opera». Le ha fatto eco il compagno di partito Mauro Andreoli: «Sicuramente una scelta positiva». Invitando però a monitorare «anche le altre opere presenti nel Piano, visto che alcune non sembrano essere ancora realizzate».
Tutti sulla stessa linea poi sul regolamento della consulta giovanile, aldilà di alcune – poche – precisazioni che non hanno condizionato l’approvazione.

«Pensare anche alle altre opere»

L’intervento sulla rsa era già stato presentato in Commissione Lavori Pubblici, Urbanistica, Gestione Territorio ed Ecologia dello scorso 30 giugno dall’assessore alla partita Luca Perencin.
Per Angelino «la casa di riposo è un fiore all’occhiello di Lonate, giusto intervenire in maniera adeguata perché la sicurezza degli anziani è prioritaria». Andreoli la pensa come lei. Ma «a prescindere dalla singola opera, osservo che il Piano viene più volte aggiornato in base al bisogno e ai contributi statali o regionale. Ed è positivo. Ma al suo interno sono presenti anche progetti finanziati con l’avanzo amministrativo, che vanno portati avanti». Un esempio («in base a quello che mi hanno detto», ha messo in chiaro), riguarda l’ampliamento del cimitero di Sant’Antonino con nuovi colombari. Insomma, un modo per dire di «fare attenzione anche agli altri interventi».
A Perencin il compito di fare chiarezza. Intanto, l’ampliamento del cimitero «è già iniziato da due settimane ed è in fase di realizzazione». E sulle tempistiche delle opere ha aggiunto: «Sono partiti anche i lavori al campo sportivo. Ed effettivamente altri hanno subito dei ritardi: alcuni per motivi burocratici legati al possesso dei terreni, altri perché la progettualità è frenata dalla Soprintendenza, che ha tempi piuttosto lunghi». Il riferimento va alla riqualificazione di viale Rimembranze, un «luogo storico che ha bisogno di un passaggio ulteriore».

La consulta giovanile

Tutti d’accordo anche sul regolamento della consulta giovanile. Come aveva già specificato il primo cittadino si tratta di «un organo per coinvolgere attivamente ragazzi e ragazze, che sono il futuro di Lonate e potranno in questo modo avanzare proposte di ogni genere all’amministrazione».
Dalla minoranza viene visto come un’opportunità «importante», ha precisato Angelino. «Va benissimo dare spazio ai giovani per potersi riunire e dire la loro». Come per le opere, anche Andreoli si è trovato d’accordo. Giusto alcune «perplessità». Come il fatto che «le deliberazioni siano da trascrivere in un libro apposito» o la possibilità di sfiduciare il consiglio direttivo». La richiesta è di prestare «più attenzione su alcuni passaggi che magari possono essere banali. Ma che poi diventano gravosi per chi vuole dedicarsi a quest’iniziativa». Ben accolta, invece, l’idea di «aver istituzionalizzato questo organo». Situazioni poi spiegate direttamente da Rosa: «Sono soltanto stati ipotizzati i casi peggiori, per prevedere qualsiasi fatto. Ovviamente, non c’è volontà di complicare i passaggi o di escludere qualcuno dalla partecipazione».

La mozione rimandata

Nel frattempo, la mozione presentata dal consigliere di minoranza Michele Rusconi (Grande Nord) è stata rimandata al prossimo consiglio comunale, perché ieri non era presente in aula. Il documento riguardava il museo a cielo aperto di via Gaggio, con l’invito a fare «investimenti annuali atti a sostenere gli interventi di sostituzione e di ammodernamento delle varie costruzioni di protezione».

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