LSC: «Una rete per il no all’ospedale unico Busto-Gallarate. Fino al referendum»

Vittorio Agnoletto sul palco del Museo del Tessile di Busto

BUSTO ARSIZIO – «Una rete che vada oltre le logiche di campanile per opporsi all’ospedale unico Busto-Gallarate, fino ad indire petizioni e referendum». È la proposta lanciata da La Sinistra Chiara per Busto, il movimento guidato da Chiara Guzzo che ha organizzato ieri sera, 7 marzo, al Museo del Tessile, l’incontro con il già leader “no global” Vittorio Agnoletto, per «dire no alla riforma sanitaria e all’ospedale unico».

Una rete per il No

«L’importanza del contrasto al progetto dell’ospedale unico Busto-Gallarate deve superare sterili logiche di campanile e vedere uniti forze e cittadini di tutta l’area coinvolta» La Sinistra Chiara, che «rilancia l’idea di rete al fine di concretizzare l’opposizione a tale disegno a partire dall’ottenimento di incontri ufficiali cittadinanze-amministrazioni comunali, fino ad indire petizioni e referendum», annunciando di essere «in contatto con esperti di legge che potrebbero sostenere questo iter».

L’appello di LSC

Insomma, il referendum potrebbe essere lo strumento per scardinare il progetto che recentemente ha ripreso ufficialmente il via con la delibera regionale che promuove l’Accordo di Programma con i Comuni di Busto e Gallarate, ATS, ASST e Provincia di Varese. «Chi, semplici cittadini e/o realtà organizzate del territorio coinvolto dal progetto ospedale unico, vuole mettersi in rete per questo NO, manifesti il proprio interesse scrivendo a lasinistrachiaraperbusto@gmail.com – aggiungono Guzzo & C. – un anno esatto fa, in questa data storica e di ricorrenza, La Sinistra Chiara si presentava alla città di Busto. L’impegno continua».

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