LUINO – L’oratorio ha riaperto dopo la tragedia sfiorata nel pomeriggio di ieri, lunedì 26 giugno, quando un grosso ippocastano che ombreggia un’aiuola di via San Pietro si è letteralmente spezzato in due travolgendo otto persone. E otto sono i feriti. Due dei quali gravi: si tratta di mamma e la figlia, trasportati negli ospedali Papa Giovanni XXIII di Bergamo e San Gerardo di Monza in codice rosso. Il bollettino medico di oggi regala la prima speranza a una città sotto shock: madre e figlia restano gravi in prognosi riservata, ma sono stazionari e non in imminente pericolo di vita.
Informativa in Procura
Nella mattinata di oggi, intanto, proseguono gli accertamenti per capire cosa sia accaduto. La pianta era apparentemente sana. I carabinieri della compagna di Luino sono sul posto, così come i vigili del fuoco e i tecnici comunali. L’area adesso è in sicurezza. Raccontano i testimoni che se fosse accaduto un’ora prima la strage probabilmente non sarebbe stata solo sfiorata in quanto nell’area della caduta stazionava il corteo di un funerale in corso.
Il terreno è del Comune
I militari hanno nel frattempo inviato un’informativa alla Procura di Varese che dovrà ora decidere il da farsi. Al momento non ci sono fascicoli aperti, ma l’autorità giudiziaria potrebbe anche decidere, ad accertamenti terminati, di indagare contro ignoti per lesioni colpose. Intanto i militari, così come i tecnici dell’amministrazione, hanno eseguito verifiche catastali per accertare a chi fosse in capo il terreno sul quale l’albero sorgeva. Il terreno è in capo al Comune trattandosi di suolo pubblico. Verifiche in corso anche sulla corretta manutenzione della pianta e su eventuali controlli periodici.
Perizia in vista?
E ancora la domanda che tutti si pongono è: come è potuto accadere? Soltanto un perito agronomo, nominato eventualmente dall’autorità giudiziaria, potrà stabilire l’incredibile crollo. Anche ai fini d possibili cause civilistiche risarcitorie da parte dei feriti.