Aeroflot lascia l’Italia. Licenziati i dipendenti di Malpensa 

Malpensa aeroflot licenziamenti italia

MALPENSA – Lo spazio aereo italiano è stato chiuso agli aerei russi lo scorso 27 febbraio, come effetto immediato della guerra scoppiata in Ucraina. Da allora non è più stato riaperto. Quattro mesi dopo, e con un conflitto ancora in corso, la compagnia di bandiera Aeroflot ha deciso di cessare ogni attività in Italia. Di conseguenza ha licenziato tutti i dipendenti presenti a Malpensa e negli altri aeroporti italiani verso cui effettuava collegamenti diretti dall’hub di Mosca Sheremetyevo. 

Licenziamento collettivo 

Si tratta di 35 lavoratori, operanti negli aeroporti di Roma Fiumicino, Malpensa, Venezia, Napoli e Verona. Per loro è scattata la procedura di licenziamento collettivo. Le lettere che comunicano la cessazione del rapporto di lavoro sono già arrivate a destinazione. A nulla è valso dunque il tentativo di mediazione messo in atto dal Ministero del Lavoro per far accedere i 35 lavoratori a forme di sostegno al reddito o ammortizzatori sociali. 

Arretrati e Tfr

La richiesta sindacale portata avanti in questi mesi era di ritornare alla cassa integrazione per cessazione di attività, la stessa usata per Air Italy. Ma il vettore di Mosca non ha accettato alcuna ipotesi alternativa sul tavolo. Ora le preoccupazioni dei lavoratori sono rivolte alla speranza che Aeroflot versi loro tutto il dovuto. Ovvero pagamenti arretrati, contributi e Tfr.

Malpensa aeroflot licenziamenti italia – MALPENSA24