Malpensa è più forte del Coronavirus. «Ce la farà anche stavolta»

Malpensa Coronavirus Aeroporti Lombardi

MALPENSA – Malpensa ha superato il crollo delle Torri Gemelle e persino il dehubbing di Alitalia che da un giorno all’altro si è portata via i due terzi del traffico aereo dello scalo varesino. Ce la farà anche stavolta, dicono da Aeroporti Lombardi, associazione di appassionati di aeronautica diventata un vero e proprio riferimento per i sostenitori di Malpensa. Che oggi, a causa del Coronavirus, è un aeroporto fantasma, con un calo dei passeggeri stimato del 55% e 1570 voli cancellati nel periodo compreso tra il 23 febbraio e il prossimo 28 marzo.

No a ridimensionamenti

La liquidazione di Air Italy prima e la diffusione del Coronavirus subito dopo hanno svuotato nelle ultime settimane i due Terminal, facendo piombare lo scalo varesino in una pesante recessione dopo anni di crescita a suon di record e dopo aver dato prova con il Bridge di essere in grado di sostenere una mole di traffico di gran lunga superiore ai 30 milioni di passeggeri annui sfiorati nel 2019. E’una crisi pesante nei numeri, ma secondo Aeroporti Lombardi temporanea. Per questo chiedono ai vertici aeroportuali e alla politica di non rivedere al ribasso i piani di sviluppo di cui si parlava soltanto fino a un mese fa. A partire dal Masterplan naturalmente.

Ecco il testo integrale della lettera aperta firmata da Aeroporti Lombardi:

Verrebbe da dire che un influsso malefico con cicli decennali si abbatta su Malpensa con motivazioni le più varie e causando in ogni caso lo stesso effetto. Anno 2001 il crollo delle Torri Gemelle, anno 2008/2009 l’abbandono di Alitalia; dopo poco più di un decennio ecco che arriva Covid-19.  Insomma pare quasi il sentire la Manzoniana  espressione “Questo aeroporto non s’ha da fare”.

Ironia della sorte il tutto capita pochi mesi dopo che Malpensa ha dato ottima prova della propria  potenzialità e affidabilità in occasione del Bridge ( trasferimento del traffico di Linate.

Stavolta, a differenza del 2008 non ci sono forze o precisi disegni ostili cui imputare attività contrastanti, ma tant’è.

Stavamo pregustando una primavera foriera di nuovi arrivi. Malpensa avrebbe visto numerose novità ed anticipazioni concretizzarsi, nonostante lo svanire delle aspettative alimentate da Air Italy.

Nel giro di pochi giorni, nonché ore, l’aeroporto ha subito una botta incredibile.

A fronte di tale situazione venutasi a creare tutte le considerazioni hanno pari diritto d’essere espresse. Certamente qualcuno avrà un moto di malcelata soddisfazione nel vedere il traffico ridotto ai minimi termini, certamente con l’intima speranza di poter meglio perorare la causa del NO ferrovia, NO ampliamenti e/o incrementi. Insomma i soliti sostanziali NO a qualsiasi cosa.

Diversamente tutti coloro che vedono il proprio posto di lavoro, il proprio reddito, le proprie aspettative, programmi di vita svanire nel nulla non saranno certo della stessa opinione.

Davanti a mutui da pagare, figli da far crescere, insomma, davanti alla pancia vuota non esiste Greta che tenga. A tutti i lavoratori di ogni settore aeroportuale e pure a tutti coloro che lavorano nell’indotto, come Associazione, possiamo solo esprimere tutta la nostra solidarietà e vicinanza. Forza ragazzi, siete in piena zona rossa del trasporto aereo, ma sappiate che passerà. Deve passare non ci sono e non devono esserci dubbi. Siete autori e protagonisti di una attività che è l’indice, la cartina tornasole dello sviluppo, del livello di vita, non solo della Lombardia o del Nord, ma conseguentemente del motore di tutto il Paese. Siatene certi.

Ci permettiamo anche un ulteriore auspicio. Non si rallenti o peggio rivedano prospettive di aggiornamenti e sviluppi delle strutture e dei servizi. Sfatiamo la consuetudine molto italica del continuo rimando.

Riprendendo l’accenno Manzoniano, non ci sono Don Rodrigo, Innominati, peste o Covid-19 che tengano: torneremo presto in piena frenetica attività.

Malpensa Coronavirus Aeroporti Lombardi – MALPENSA24