Prima a Malpensa, poi a Gallarate. Le ultime ore dell’uomo che ha ucciso Laura e Claudia  

malpensa gallarate incidente laura claudia

GALLARATE – Prima l’imbarco negato a Malpensa, poi la fuga dal Pronto soccorso di Gallarate. Gli inquirenti stanno ricostruendo le ultime ore del 39enne italo-marocchino alla guida della macchina piombata come un missile sulla vettura con a bordo Laura Amato e Claudia Turconi, amiche e colleghe morte sul colpo a seguito dell’incidente avvenuto intorno alle 2.30 della notte tra venerdì 17 febbraio e sabato 18 febbraio alla barriera Milano Ghisolfa in direzione di Torino.

Da Malpensa a Gallarate

Secondo quanto emerso finora, l’uomo era seguito per problemi psichiatrici da fine Anni Novanta. Venerdì sera era Malpensa dove avrebbe voluto prendere un volo con destinazione Marocco. Il personale di terra gli avrebbe negato l’imbarco prima di accompagnarlo nell’infermeria dell’aeroporto per un evidente stato di agitazione psicomotoria e poi al pronto soccorso di Gallarate. dove però non sarebbe stato visitato. Una volta lì, infatti, sarebbe andato via (nella sua auto è stato trovato un braccialetto dell’ospedale) e avrebbe chiamato un familiare, pare il cugino, per farsi riaccompagnare a Malpensa, dove aveva lasciato la macchina. Il parente gli avrebbe consigliato di tornare a casa, ma poi sembra che lo abbia lasciato su una piazzola di sosta a riposare. 

Il drammatico schianto 

Poco dopo, però, il 39enne si sarebbe rimesso alla guida, avrebbe percorso un paio di chilometri sull’A4 zigzagando per poi centrare l’auto delle due vittime, ferma al casello dell’A4 alla barriera di Milano-Ghisolfa. E’ ora indagato dal pm Paolo Filippini per duplice omicidio stradale.

malpensa gallarate incidente laura claudia – MALPENSA24