Malpensa, lo sciopero non è finito. «In Mle blocco a oltranza»

Malpensa sciopero cargo mle

MALPENSA – Lo sciopero di 24 ore indetto ieri 9 febbraio dai sindacati di base a Malpensa non è ancora finito. In Mle, società che gestisce un’ampia fetta del settore merci alla Cargo city di Lonate Pozzolo, «i lavoratori non hanno alcuna intenzione di rientrare», spiega Andrea Orlando della Flai. E dalla Cub Trasporti Renzo Canavesi annuncia il «blocco a oltranza».

La svolta 

La svolta è avvenuta ieri sera, 9 febbraio, durante l’assemblea. «Qui non si tratta di un braccio di ferro tra i sindacati di base e l’azienda», dice Orlando. «La questione è molto più profonda. Perché se in Alha, grazie agli accordi di secondo livello, si è ricostituito il patto di fiducia tra datore di lavoro e dipendente, in Mle non c’è stato invece nessun tentativo di apertura da parte dell’azienda nonostante l’appello del prefetto di Varese. Di conseguenza i lavoratori non vogliono rientrare e la situazione sta diventando pesantissima». 

Tutto fermo 

E così, nonostante lo sciopero sia ufficialmente terminato a mezzanotte, con una lettera inviata a Mle e sottoscritta da Flai, Cub Trasporti, Adl e Usb viene annunciata «l’estensione delle iniziative di lotta anche nella giornata di oggi, 10 febbraio». Spiega Orlando: «Accogliendo la richiesta degli enti preposti, stanotte abbiamo rimosso il blocco soltanto al T2 davanti ai magazzini che lavorano la merce di Amazon. Ma alla Cargo city i lavoratori ci hanno dato un mandato preciso: non rientrano e non hanno alcuna intenzione di farlo. La lotta continua. Abbiamo inoltre chiesto l’intervento del direttore aeroportuale di Enac, Monica Piccirillo, perché l’azienda sta predisponendo in sostituzione squadre da Roma per venire a lavorare a Malpensa e per noi è inaccettabile». La tensione sale e la protesta monta. 

Malpensa sciopero cargo mle – MALPENSA24