Sciopero del trasporto aereo: già 43 i voli annullati a Malpensa

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MALPENSA – E’iniziato lo sciopero del trasporto aereo indetto su scala nazionale dalla Cub Trasporti. Alle 7 di oggi, 27 gennaio, risultano già annullati 43 movimenti a Malpensa e 10 a Linate. 

Lo sciopero 

I lavoratori protestano innanzitutto per le condizioni salariali all’interno degli aeroporti e premono per il rinnovo dei contratti nazionali scaduti nel 2017. Se prendiamo il salario di un lavoratore operaio di sesto livello che a gennaio 2017 ammontava a 1482.68 euro mensili (contingenza e paga base), con la rivalutazione su parametri Istat a ottobre 2022 deve essere di 1727.32 euro al mese: ben 244.64 euro in meno al mese. La Cub chiede inoltre un corretto calcolo delle maggiorazioni («Le aziende anziché calcolare le maggiorazioni sulla paga attuale lo fanno illegittimamente su quella del 2010, con una perdita media di 30 euro al mese per ogni lavoratore») e il riconoscimento degli arretrati di 6 anni. 

I cambi d’appalti

L’ingresso di Ags nella gestione dei servizi di terra di easyJet a Malpensa riporta inoltre d’attualità a Malpensa il tema dei continui cambi di appalto a perdere. «Negli aeroporti -spiega la sigla di base – si susseguono i cambi di appalto e le clausole sociali con la perdita di salario per i lavoratori. Dall’arrivo di Swissport a Linate che con l’avallo dei sindacati confederali applica un contratto nazionale diverso, alle imminenti gare per le grosse compagnie aeree di Malpensa. Si debbono imporre regole e clausole sociali che garantiscano parità di diritti e salari nei passaggi di società». Attraverso lo sciopero negli scali milanesi si chiede un unico contratto per i lavoratori aeroportuali («Swissport, Beta Trans, Italpool, Security debbono tutte applicare il contratto del trasporto aereo») e lo stop al precariato: «Vanno tolte tutte le deroghe sul lavoro precario».

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