«Mancano il verde e 13 milioni»: i dubbi M5S sulla rigenerazione del Borri di Busto

BUSTO ARSIZIO – «Destinazioni d’uso non previste dal Pgt, troppo poco verde e 13 milioni di euro da reperire». Sono i dubbi sulla riqualificazione dell’ex Borri su cui Claudia Cerini, consigliere comunale del Movimento Cinque Stelle, chiede «chiarimenti» all’amministrazione comunale un’interrogazione che fa riferimento all’illustrazione dei progetti sulle “incompiute” di Busto che parteciperanno al bando sulla rigenerazione urbana.

Un maxi-piano da 28,5 milioni di euro: «È di fondamentale importanza che il Comune rispetti i vincoli della pianificazione urbanistica nel proporre un progetto per un ambito così delicato, e discusso, come il Borri – sottolinea Cerini – la partecipazione a questo bando è costata oltre 88mila euro per la progettazione e il tutto sembra essere stato deliberato 20 giorni prima della scadenza».

Le destinazioni d’uso

Cerini parte innanzitutto dalle «destinazioni d’uso» previste nel nuovo progetto di riqualificazione del Borri e non si accontenta delle «rassicurazioni» ricevute in commissione: «Si prevedono uffici comunali, un auditorium e una nuova residenza in housing sociale, oltre ad alcuni negozi. Ma nel piano di recupero del Borri, deliberato nel 2016 in base alla scheda d’ambito del Pgt, la destinazione d’uso residenziale era prevista ma solo per il lotto privato, quello della Coop, mentre nel lotto a destinazione pubblica residenza e commercio non risultano insediabili. Mi chiedo su che basi siano stati inseriti nel bando».

Il verde e i soldi

busto cerini cinque stelleAltri «chiarimenti» vengono chiesti sul verde. «Il piano di recupero prevedeva il 30% delle superfici a verde filtrante. Almeno 6000 metri quadrati di verde che, dalle immagini proiettate in commissione, non sembra essere stato previsto». E infine sulle risorse necessarie: Cerini si chiede se il Comune abbia «già pensato a come reperire i 13 milioni di sua competenza nel caso dovesse vincere il bando». Che «senza partner privati ricadrebbero tutti sulle casse comunali». Domande che si aggiungono ad un’altra perplessità: «La partecipazione a questo bando è costata oltre 88mila euro per la progettazione e il tutto sembra essere stato deliberato 20 giorni prima della scadenza – sottolinea la consigliera pentastellata – vorrei la certezza che questi soldi siano stati ben spesi rispettando tutti i parametri».

Maffioli: «A Busto la cultura ha fame di spazi. Auditorium Borri possibile risposta»

busto arsizio cerini borri – MALPENSA24