Emilio Rizzo
Guardiamo il bicchiere mezzo pieno, si esce dal San Paolo con 0 punti ma con evidenti passi in avanti. Da evidenziare in primis il cambio tattico con il passaggio al 3-4-3 rispolverando il più che arruginito Regini denotando intelligenza tattica da parte del mister Di Francesco che abbandonando il suo modulo abituale prova ad adattarsi ai giocatori che ha a disposizione. Non si parte male perché i primi 12 minuti fanno risaltare un buon impianto di gioco con trame offensive valide che ci hanno messo pii volte in condizione di arrivare davanti alla porta e impensierire Meret, il neo è sempre la parte difensiva e sul primo gol è un errore di marcatura di Murillo su Mertens che consente a quest’ultimo di realizzare un bel gol. Primo gol che ha fatto pensare a tutti noi “ecco adesso ne fanno 6” e invece la squadra dopo lo sbandamento iniziale ha reagito bene. La Samp ha provato fino alla fine a pareggiare ma poi su una serie di rimpalli prende il secondo, doppietta del belga biondo ossigenato, e la partita finisce. Doverosa la menzione per capitan Quagliarella che da vero leader ha cercato sia con il gioco ma anche con la sua personalità di tenere in partita la squadra e dare coraggio ai ragazzi: ho finito gli aggettivi per questo grandissimo campione. Nota negativa su tutti Murillo: impreciso, insicuro, connotazioni per un difensore centrale sono ancora di piu grave percezione. Sicuramente non è Andersen. Sono meno pessimista rispetto alle prime due partite, ma è pacifico che dalla prossima con il Toro i 3 punti sono d’obbligo. Sempre forza Sampdoria.