Masterplan Malpensa verso l’approvazione ma con riserve sull’area cargo 

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MALPENSA – Documenti ufficiali non ce sono. Ma da giorni si rincorrono voci sull’esito del Masterplan 2035 di Malpensa al vaglio della Commissione Via (Valutazione di impatto ambientale) del ministero dell’Ambiente. Dai tecnici ci sarebbe il via libera allo sviluppo dell’aeroporto, eccezion fatta per l’ampliamento dell’area cargo dove non viene dato parere favorevole al consumo di suolo

Brughiera salva? 

Chi sembra beninformato è Carlo Monguzzi, presidente della Commissione Ambiente del Comune di Milano (socio di maggioranza di Sea). In un post sulla propria pagina Facebook oggi 24 febbraio ha scritto: «La Commissione nazionale Via ha bocciato l’ampliamento di Malpensa (chiesto da Regione e da Sea del Comune di Milano), per costruire l’area Cargo, che avrebbe cementificato 44 ettari di brughiera. Ora deve dare il parere l’analoga Commissione dei Beni culturali, ma che darà il medesimo parere. A questo punto il ministero non potrà che prenderne atto. Una bella sberla ai cementificatori». 

Cosa succede ora

Monguzzi, storico ambientalista e attuale esponente di Europa Verde, canta insomma già vittoria, anche se la strada è ancora lunga. Innanzitutto perché l’ok della Commissione Via del Ministero, benché fondamentale, è solo una parte che compone il decreto. E poi perché non è l’ultima parola: a contare infatti è il parere del ministero al termine del procedimento. 

Lo scenario 

I tecnici avrebbero insomma dato parere favorevole all’ampliamento di Malpensa per quanto riguarda i progetti dedicati ai passeggeri e ai servizi (tra cui l’espansione del Terminal 1 con il quarto satellite e l’Airport city davanti all’aerostazione), ma non nella parte più controversa, ovvero l’ampliamento della Cargo city per 44 ettari a sud del sedime aeroportuale. L’alternativa indicata, ovvero l’espansione dell’area merci all’interno del sedime esistente, è una opzione che era già stata avanzata nei numerosi tavoli di confronto con il territorio ma che i proponenti avevano scartato per ragioni di sicurezza.

Le parole di Giorgia Meloni

Se le indiscrezioni venissero confermate, Sea si troverebbe con un Masterplan approvato (un obiettivo che insegue da oltre dieci anni) pur rimanendo confinato nel sedime attuale. Avrebbe dunque la possibilità di ampliare la parte passeggeri ma con un tappo allo sviluppo cargo, ritenuto fondamentale dal sistema produttivo e incoraggiato persino dal premier Giorgia Meloni che soltanto lo scorso gennaio dichiarava: «Abbiamo un piano per rafforzare il cargo a Malpensa». A questo punto non resta che capire quale sia, per evitare di trovarsi impantanati nell’ennesimo paradosso all’italiana

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