Michele Gazzoli: “Sono qui per imparare, mi ispiro a Gianni Moscon”

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Michele Gazzoli è pronto ad affrontare con determinazione la sua prima stagione tra i professionisti indossando il celeste della Astana Qazaqstan Team. Nato il 4 marzo ’99, il bresciano di Ospitaletto ha dato i primi colpi di pedale a sette anni seguendo la passione per la bici trasmessagli da nonno Gianni ed imitando i fratelli Anna e Marco, più grandi di lui, che già correvano.

Nelle categorie giovanili, affrontate tutte con la maglia della Aspiratori Otelli, ha dimostrato di avere talento con tante vittorie e molte gioie regalate a patron Giancarlo Otelli che Michele ricorda con parole dolci: «È stato una figura paterna, penso spesso a lui, per me è come se non se ne fosse mai andato».

Nel 2017, ultima sua stagione da Juniores, ha vinto il titolo continentale di categoria su strada a Herning, è giunto secondo al Giro delle Fiandre riservato alla sua fascia d’età, si è messo al collo il bronzo nella rassegna iridata di Bergen (condividendo il podio con Julius Johansen, da quest’anno alla Intermarché – Wanty – Gobert Matériaux e Luca Rastelli, ora in Bardiani CSF Faizanè, ndr) e ha conquistato l’Oscar tuttoBICI.

Da Under 23 l’esperienza in formazioni Continental: Kometa (2018 – 2019) e Colpack Ballan (2020 e 2021). Analizzando l’annata appena trascorsa, che tra le altre cose lo ha visto concludere quarto i mondiali su strada in Belgio, Gazzoli dichiara: «Ritengo che l’inizio del 2021 sia stato un po’ sfortunato per me, ma poi le cose hanno iniziato a girare nel verso giusto».

Vittorioso nel 74esimo GP della Liberazione, a Sona, Empoli e nel tricolore cronosquadre di Fiume Veneto assieme ai compagni del “trenino” Colpack Ballan (Boscaro, Umbri e Baroncini, ndr), il corridore lombardo tiene particolarmente alla affermazione del 25 aprile sulle strade della Città Eterna: «Volevo vincere Il Liberazione, era un obiettivo, una gara che ho preparato con attenzione per un mese e che sono felicissimo di aver vinto», dice Michele.

L’atleta del Team Astana Qazaqstan è soddisfatto di quanto fatto finora in vista del 2022: «Ho fatto una base di lavoro molto buona, oggi partiremo per il ritiro di squadra a Calpe dove i lavori saranno più specifici». E descrivendo l’atmosfera all’interno della squadra afferma: «Il clima è sereno e felice, mi ha colpito l’aria di famiglia ma al tempo stesso l’estrema professionalità di tutti».

Nei sogni di Gazzoli sin dagli anni dell’infanzia c’è la Milano – Sanremo. Nel suo presente tanti compagni e campioni esperti da cui apprendere e a cui chiedere consigli. «Nel team parliamo molto, i suggerimenti e i consigli che ho ricevuto sono molti. Naturalmente avere una leggenda del nostro sport come Vincenzo Nibali da poter prendere ad esempio è bellissimo. Uno dei miei punti di riferimento in squadra è anche Gianni Moscon, abbiamo caratteristiche simili e anche da lui cerco di imparare il mestiere».

Michele si descrive come un ragazzo tranquillo che, quando non è impegnato in bicicletta, ama occuparsi di La115: «Una azienda che produce birra artigianale (c’è anche la “Top Ganna”, dedicata a Filippo, ndr) che ho fondato con degli amici. Il nome? La casa dove è nata l’idea ha il numero civico 115».

Testa e gambe del giovane bresciano sono rivolte alla stagione 2022 che è oramai alle porte. «L’obiettivo principale è fare esperienza, crescere e continuare a farlo nei prossimi anni ma posso assicurare che sono molto, molto determinato a fare una bella stagione», afferma Gazzoli, pronto a pedalare a tutta birra verso grandi traguardi.

Articolo a cura di Tuttobiciweb.it

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