Mimmo Pesce: “Accetto il 3-0, ma non lo stereotipo del napoletano truffaldino”

Mimmo Pesce Napoli

Juventus-Napoli è ancora oggi oggetto di grande discussione. In attesa del giudice sportivo che prenda una decisione anche il più popolare tifoso napoletano, Mimmo Pesce, ha difeso la società partenopea dagli attacchi provenienti da mezza Italia.

Da napoletano che idea si è fatto sulla faccenda?

Lo continuo a dire da dieci giorni a questa parte. Un’idea nota a quei 4 telespettatori che mi seguono costantemente. Mi dispiace molto che ci sia questo stereotipo del napoletano truffaldino. Pensare che una società importante come il Napoli possa aver fatto una cosa in modo così poco trasparente è impensabile. E mi dà fastidio che viene fuori ogni volta questo stereotipo del napoletano maneggione. I giocatori erano pronti a partire ed erano già con le valigie sul pullman. Gattuso e la squadra erano certamente convinti di fare una grande partita a Torino. Respingo nel modo più assoluto il concetto del napoletano furbacchione. Secondo me è giusto che il Napoli perda 3-0 a tavolino perché poi se passa questa cosa diventa un caos. E lo capisco. Comprendo perfettamente che questa situazione possa diventare un precedente, ma non accetto lo stereotipo del napoletano furbacchione.

Secondo lei perché si sta perdendo tutto questo tempo per il giudizio del giudice sportivo?

Evidentemente perché non è facile dare una sentenza su questa cosa qua. Il Napoli farà ricorso in caso di 3-0: i tempi si sono allungati perché poi se invece non dai il 3-0 crei un precedente pericoloso al quale tutti potranno aggrapparsi.

Perché il Napoli avrebbe dovuto rinunciare alla gara? Dal punto di vista sportivo le assenze giustificano un comportamento di quel genere?

Che che ne dicano un po’ tutti, non c’era motivo tecnico per cui non avremmo dovuto giocare la partita. Con la Juve poi puoi perdere anche con la squadra migliore. Credo che in questo momento il Napoli si sarebbe giocato la gara alla pari semplicemente perché la Juve si sta ancora calibrando sul calcio di Pirlo. Meglio indubbiamente giocare oggi che a gennaio quando magari la Juve sarà più rodata. Oggi siamo più pronti e c’era anche il rischio di vincerlo questo scontro diretto. Oggi non c’era motivo per cui il Napoli non avrebbe dovuto presentarsi a Torino. Sono convinto che il campionato a un certo punto si fermerà, ma siccome gli interessi dietro il calcio sono enormi in qualche modo lo porteranno a conclusione. Studieranno delle formule per arrivare alla fine.

Mimmo Pesce Napoli-MALPENSA24