Mondiali pista, Ganna e gli azzurri mettono Parigi nel mirino

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Sulla scia di Filippo Ganna e del suo straordinaro record dell’ora, la Nazionale italiana della pista è approdata a Saint Quentin en Yvelines, alle porte di Parigi, dove da mercoledì a domenica si disputeranno i campionati mondiali. Una rassegna iridata dal valore plurimo, visto che in palio ci sono punti importanti per le qualificazioni olimpiche e che proprio questo velodromo ospiterà le prove dei Giochi 2024.

Marco Villa, ct delle nazionali femminle e maschile, ha convocato 23 atleti e non si possono nascondere le ambizioni di far bene. Ad aprie i giochi saranno proprio i due quartetti, fiore all’occhiello del nostro ciclismo, nel pomeriggio di mercoledì con le qualificazioni. In tutte le specialità di endurance, femminili o maschili che siano, la nazionale azzurra può puntare alla medaglia mentre sarà importante seguire la crescita delle ruote veloci, in particolare con Matteo Bianchi che si misurerà con i miglori specialisti del mondo.

Si riparte dai 4 ori, 3 argenti e 3 bronzi del 2021 a Roubaix: riconfermare le medaglie dello scorso anno non sarà semplice, ma gli azzurri, guidati da Marco Villa con il supporto di Ivan Quaranta sono motivatissimi.

“Lo scorso anno abbiamo raccolto moltissimo – afferma Roberto Amadio, team manager delle squadre nazionali – eravamo nell’anno olimpico e godevamo di grande motivazione e condizione. Comunque possiamo essere ancora grandi protagonisti e ce la giocheremo con le altre nazioni leader. Nell’endurance penso a Francia, Australia, Nuova Zelanda e Danimarca. Da segnare pure la Svizzera che sta crescendo bene”.

L’Italia ha appena celebrato il record dell’ora di Filippo Ganna che sabato sera a Grenchen è entrato nella storia con la prestazione monstre di 56,792 km/h. Il piemontese sarà ancora una volta della partita portando tanto entusiasmo extra.

“Pippo è stato mostruoso, – ribadisce Amadio – ma la cosa più bella della serata di Grenchen è stata quella di vedere il gruppo Italia pista presente e impazzire di gioia. C’erano tutti i ragazzi e anche lo staff tecnico. Per noi un grande momento. In questo record c’è tanto azzurro. Ovviamente riconosciamo i meriti di Ineos. Come sarà l’adattamento del recordman dall’ora al quartetto? Non semplice, perché già mercoledì si gareggia, ma lui ha motivazione e in azzurro sa tirare fuori il massimo. Ritengo che sarà trainante ancora una volta. Ha lavorato, nella sua preparazione al record dell’ora, ed effettuato richiami anche per il quartetto, quindi sono fiducioso e lui ci tiene tantissimo”.

Amadio allarga la sua analisi al resto del gruppo effettuando alcune valutazioni: “In questo mondiale abbiamo recuperato i nostri migliori atleti come Milan, Ganna e Consonni che correndo nel World Tour abbiamo lasciato tranquilli nelle fasi di avvicinamento all’evento iridato. Ringrazio tutte le formazioni che hanno permesso agli atleti di essere presenti al mondiale pista. Ci presentiamo con la voglia di confermarci tra i migliori al mondo. Villa ha lavorato molto bene”.

Entrando nel dettaglio delle specialità: “Nell’inseguimento individuale possiamo essere protagonisti con Pippo e Jonathan anche se non sappiamo ancora le decisioni del CT sulle varie specialità. Saremo comunque presenti con atleti che possono vincere. Anche Elia Viviani è rientrato. Ha appena vinto su strada, in Croazia, ed è un bel segnale. Lui si sa motivare e motiva anche il gruppo”.

Le considerazioni sul gruppo femminile che da tempo garantisce ottimi risultati: “Pure le ragazze sapranno andare bene. Con l’evoluzione del World Tour è più difficile averle a diposizione per l’attività in pista. Qui a Parigi abbiamo recuperato pure Elisa Balsamo. Grazie anche a loro. Sono convinto che nelle prove, come quartetto e inseguimento possiamo esserci”.

Alcuni rientri importanti: “Torna Letizia Paternoster che però non ha una condizione ottimale, dopo la caduta di Monaco. L’importante è che riprenda e viva il clima azzurro”.

Il settore velocità ha avviato un nuovo corso, mettendosi in luce con giovani: “Ci presentiamo come a Monaco con i giovani. Per noi si tratta di un passo importante per il nostro movimento, anche se ottenere risultati non sarà semplice. I ragazzi sono motivatissimi e Ivan Quaranta sta lavorando bene e sa trasmettere fiducia”.

Articolo a cura di Tuttobiciweb.it

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