Rsa, palestra e illuminazione pubblica. Le «promesse mancate» di Samarate

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SAMARATE – La nuova casa di riposo, l’ampliamento della palestra in via Borsi e il bando Lumen per rifare l’illuminazione pubblica in città. Tre progetti che le minoranze di Samarate hanno ribattezzato «le promesse mancate» dell’amministrazione Puricelli. Ecco perché Progetto Democratico, Movimento Cinque Stelle e Samarate Città Viva hanno organizzato un gazebo per «relazionare i cittadini sui piani annunciati nel 2019 – anche prima – e confrontarli con ciò che effettivamente è stato fatto», dicono.

Il gazebo

Appuntamento per domenica 16 ottobre, nelle piazze di Verghera, San Macario e Samarate. Lo riporta il volantino della manifestazione, un fac-simile di quello che nel 2019 – quando il leghista Enrico Puricelli è stato eletto sindaco – presentava i tre progetti durante la campagna elettorale. Un modo per ironizzare (ma nemmeno troppo) su argomenti che a distanza di tre anni fanno ancora molto discutere. Ci sono stati ritardi, intoppi burocratici e difficoltà da superare legate anche alla pandemia e al caro vita. Ora le opposizioni decidono di scendere direttamente in campo: «Oggi c’è ancora il deserto».

La casa di riposo

Gli ultimi sviluppi per la casa di riposo vedono la Project Life, azienda del gruppo Mantovani, subentrare a Sereni Orizzonti per la costruzione della struttura. Un progetto che «è ancora nebuloso», sottolinea Giovanni Borsani (Samarate Città Viva). «Nel dettaglio, non sappiamo cosa stia accadendo: nulla sui tempi o sulle modalità». Della stessa idea, Tiziano Zocchi (Prodem): «È un oggetto incompiuto. La Lega la sta spacciando da due elezioni a questa parte. Non conosciamo niente e non abbiamo ancora visto atti ufficiali sul passaggio alla nuova azienda. Devono finire il prossimo anno: riusciranno?». Fino ad Alessio Sozzi (M5S): «L’ex sindaco Leonardo Tarantino aveva dichiarato, ai tempi, che “il sogno è diventato realtà“. Ma la realtà è che non si vede nulla. Siamo preoccupati e non abbiamo informazioni. Per ora c’è solo un prato verde».

La palestra

Un altro tema caldo è l’ampliamento della palestra di via Borsi. «Si è perso troppo tempo, ora i costi sono lievitati», spiega Borsani. «Ma a preoccupare è soprattutto la concretezza dell’azienda che ha deciso di continuare i lavori, senza certezze sulle modalità». Per Zocchi «serve una riflessione forte, anche abbastanza difficile da fare: la palestra è davvero necessaria? in tanti se la aspettano, vero. Ma ora i prezzi sono aumentati, riusciremo a finirla?». Così Sozzi: «Al momento c’è solo un buco. Il rischio è che i prezzi salgano ancora e per i cittadini può essere gravoso».

L’illuminazione pubblica

A chiudere, il bando Lumen a cui si è partecipato insieme ai Comuni di Ferno e Lonate Pozzolo per rifare l’illuminazione pubblica. Borsani: «Se avessimo lavorato per conto nostro, sarebbe già realtà». Zocchi non nasconde che «era ora». Nel senso che «è stato un percorso lunghissimo, ma l’importante era portare a casa il contributo regionale. Anche se sono passati troppi anni, non solo per colpa dell’amministrazione samaratese ma a causa della burocrazia. Speriamo vada tutto bene». Così Sozzi: «Ci lascia perplessi come sia stata gestita la situazione. C’era la possibilità di procedere per conto nostro, avremmo già ottenuto un risultato. Invece a Samarate hanno tergiversato, facendo salire i costi. La conseguenza è che abbiamo una città buia in molti punti».

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