Morazzone, omicidio del piccolo Daniele: dissequestrato l’appartamento dell’orrore

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MORAZZONE – Il pubblico ministero Luca Petrucci, che coordina l’indagine sull’omicidio del piccolo Daniele Paitoni, sgozzato dal padre Davide a soli 7 anni lo scorso primo gennaio, ha dato il nullaosta per il dissequestro della casa di corte dove si è consumato il delitto.

Il secondo cellulare

Davide Paitoni, 40 anni, era ristretto ai domiciliari nella casa del padre Renato in località Cuffia a Morazzone, dopo l’arresto, avvenuto il 26 novembre scorso, per il tentato omicidio di un collega consumatosi ad Azzate. I carabinieri del comando provinciale di Varese hanno eseguito tutti i sopraluoghi del caso sequestrando anche un secondo cellulare che sarà ora analizzato. Gli stessi militari hanno restituito tutti gli effetti personali del bambino presenti in casa alla madre del piccolo. Silvia Gaggini, durante i funerali del figlio, ha affidato ad un’amica la lettura di un messaggio di ringraziamento diretto proprio agli uomini dell’Arma che con professionalità e umanità le sono rimasti accanto sempre dopo la scoperta dell’orrore consumatosi.

La notte dopo il delitto

Paitoni, che in una serie di messaggi ha confessato il delitto ammettendo di aver agito per vendicarsi della moglie dalla quale era separato di fatto, è stato arrestato all’alba del 2 gennaio a Viggiù a pochi chilometri dal confine svizzero. I carabinieri, impegnati in una serrata caccia all’uomo, ne avevano individuato l’auto in viale Belforte a Varese intorno all’una di notte. Del 40enne non c’era traccia. I carabinieri hanno quindi installato un Gps sulla macchina. Non appena la vettura si è mossa sono piombati sul ricercato arrestandolo. Gli inquirenti sono al lavoro, anche attraverso l’analisi dei tabulati telefonici, per ricostruire cosa l’omicida abbia fatto in quelle ore di fuga. Al momento non sarebbe emerso il coinvolgimento di terzi nella breve latitanza. Paitoni è accusato anche del tentato omicidio della moglie. Il pubblico ministero gli contesta le aggravanti della premeditazione, della crudeltà e del legame parentale.