Gazzada, oratorio gremito per l’ultimo saluto al piccolo Daniele Paitoni

GAZZADA SCHIANNO – Tantissima gente per l’ultimo saluto al piccolo Daniele Paitoni, il piccolo sgozzato dal padre Davide nell’abitazione del nonno a Morazzone nella giornata di Capondanno. Sono moltissime le persone già presenti all’oratorio di Schianno. E tra loro, oltre alla mamma del piccolo e ai nonni materni, ai sindaci di Gazzada e Morazzone c’erano molti altri primi cittadini, il presidente della Provincia Emanuele Antonelli e l’ex sindaco e deputato Matteo Bianchi. Che hanno accolto, alle 14 di oggi (venerdì 7 gennaio), l’arrivo del feretro.

Un angelo lassù

Ad accompagnare il saluto a Daniele tanti palloncini bianchi e blu e un cartello con un collage di sue foto e la scritta “Ciao Daniele”. Uno striscione invece recita “Oggi lassù brilla una stella in più. Ciao piccolo Daniele”.

La piccola bara bianca

Vicinanza e difesa dei più deboli

Tra coloro più emotivamente colpiti e presenti al funerale c’è Matteo Bianchi, sindaco per due mandati di Morazzone, il quale ha rinnovato tutta la vicinanza ai famigliari del piccolo Daniele.

I ricordi

Prima dell’inizio della messa funebre, celebrata da don Stefano Silipigni, gli amici di Silvia, la mamma di Daniela e dei genitori materni Davide Mariangela hanno voluto testimoniare la loro vicinanza e il loro bene a Daniele e ai suoi cari. Tante le frasi che strappato emozioni e lacrime: «Come si sopravvive a una cosa del genere»; «Una tragedia che ci getta in un grande smarrimento». E ancora: «Daniela non è una notizia. Daniele era un bambino che correva, giocava, andava a scuola».

«Eri un bambino dolcissimo, ti porterò sempre con me nel mio cuore, il tuo sorriso terrà compagnia ai tuoi cari. Ci hai insegnato ad amare la vita con purezza e ingenuità».

Il messaggio della mamma alle forze dell’ordine

Sull’altare poi è stato il parroco don Stefano ha portare il messaggio dei famigliari del piccolo Daniele Paitoni. Parole di ringraziamento rivolte a tutti i presenti per la vicinanza dimostrata, ma anche ai carabinieri, alle forza dell’ordine e ai soccorritori».

L’omelia

«Siamo qui insieme per te Daniele –  ha detto il parroco aprendo l’omelia – siamo sconvolti e colpiti e non possiamo accettare la tua morte. Abbiamo molta rabbia dentro il cuore, ci chiediamo come sia potuto succedere».

E poi don Stefano ha ricordato alcuni momenti sereni vissuti in oratorio dal piccolo Daniele: «Con il tuo sorriso ed entusiasmo ci hai fatto capire che hai assaggiato già qui su questa terra il regno dei cieli. Ci ricordiamo bene la tua vivacità e allegria in questo oratorio la scorsa estate. Quando le catechiste ti hanno chiesto che regalo volevi fare a Gesù tu hai risposto “Gli regalo un abbraccio“. Eri contento di aver imparato a fare il segno della croce. Anche tu innocente come Gesù sei stato travolto dalla violenza e dalla morte. Davanti alla tua piccola bara bianca sperimentiamo il buio della tua assenza».

Non ci avete lasciati soli

«A nome di Silvia, Mariangela e Davide voglio ringraziare la comunità che ci ha abbracciato per mitigare lo sgomento e il dolore. Grazie perché non ci avete lasciato da soli»

L’uscita del feretro