Il sondaggio di Malpensa24, il nuovo altare divide Gallarate a metà. Ma vincono i no

Altare gallarate sondaggio

GALLARATE – L’altare delle teste mozzate (la definizione non è nostra, ma di un quotidiano nazionale) divide a metà Gallarate. Prese le necessarie misure, lo certifica il sondaggio che Malpensa24 ha lanciato all’indomani della dedicazione della “mensa sacra” nella basilica di Santa Maria Assunta, cerimonia presieduta dall’arcivescovo di Milano, monsignor Mario Delpini. Alle 16 di oggi, mercoledì 14 novembre, su 1931 votanti, 909 hanno risposto sì alla domanda “vi piace il nuovo altare”?, 1022 hanno detto no.  Il 47,07  per cento contro il 52,93. Doveroso rilevare che fino a ieri sera la preponderanza dei no era enorme; nella mattinata sono arrivati all’improvviso una marea di sì, quasi si fosse attivata una massa di partecipanti al sondaggio, tutti della stessa parrocchia, evidentemente.

Social scatenati

I dati vanno letti in scia ai social, dove l’opera scultorea di Claudio Parmiggiani, uno dei più importanti artisti contemporanei, è diventata virale. Con una netta superiorità numerica di commenti negativi, alcuni con accentuazioni pesanti sulla scelta di realizzare un altare con un ammasso di teste, benché siano calchi di statue più o meno conosciute, raffiguranti personaggi dell’iconografia sacra e non solo; in minoranza i commenti più disponibili ad accogliere la proposta di Parmiggiani come una novità “che va capita”. Certo, bisogna comprenderla. E’ il refrain di chi ha inteso arredare la splendida basilica ottocentesca con un altare comunque divisivo, scelto da una commissione di esperti che, sino all’ultimo momento, ha tenuto nascosto l’esito delle sue riunioni. Per svelarne i contenuti soltanto domenica scorsa, quasi a voler realizzare una sorta di colpo a sorpresa. E che sorpresa.

Pareri diversi

Certo, ciascuno di noi ha facoltà di giudizio, maturandolo attraverso i propri gusti e le emozioni suscitate nell’ammirare l’opera d’arte. Bella, brutta, eccezionale, pessima: categorie soggettive, tutte degne di nota. A noi, molto sommessamente, pare che la Chiesa di papa Francesco richieda sobrietà e essenzialità, non proprio le cifre che scaturiscono dall’altare in questione. Tra l’altro costato una somma nell’ordine delle centinaia di migliaia di euro. Soldi donati da un mecenate, come non ce ne sono più in circolazione, ma non per questo giustificabile senza se e senza ma la destinazione del consistente obolo.
L’altare costituirà di sicuro un motivo di curiosità per gli appassionati d’arte contemporanea. Opera che rimarrà nel tempo e farà (e fa) discutere. Sufficiente per sostenerne anche i rimandi spirituali?

Altare gallarate sondaggio – MALPENSA24