Diabete, malattia del secolo. Sabato visite allo stand di Busto Arsizio

diabete franzetti busto

BUSTO ARSIZIO – Si celebra oggi 14 novembre la Giornata mondiale del diabete. Tra le attività di sensibilizzazione nella provincia è previsto per sabato 17 uno stand di fronte al Tigros di  Busto Arsizio con i volontari dell’Associazione diabetici Valle Olona che, con la collaborazione del centro per la prevenzione e cura del diabete dell’ASST Valle Olona misureranno la glicemia a chi vorrà. Sarà presente anche il dottor Ivano Franzetti, responsabile dell’ UO di Endocrinologia e Diabetologia di Gallarate e Busto.

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Spesso si scopre tardi

Può essere definito come la piaga del secolo nella società occidentale il diabete, una malattia silenziosa che colpisce 4 milioni di persone in Italia che spesso ignorano per anni i sintomi. Per aumentare il livello di informazione dell’opinione pubblica, soprattutto rispetto all’importanza della prevenzione, l’Organizzazione mondiale della sanità ha istituito nel 1991 la Giornata mondiale del diabete, che si celebra invece nel nostro Paese dal 2002. Il diabete costituisce una malattia dalla particolare rilevanza sociale, di cui, spiega il dottor Franzetti, «spesso si sottovalutano i campanelli d’allarme, e si conduce uno stile di vita sbagliato scoprendo poi la malattia troppo tardi». Ad oggi dal diabete non si guarisce, e soprattutto da esso derivano complicanze gravi: si tratta però di una malattia con un range di casistica molto vasto tra i pazienti, per cui possono esserci persone che ne muoiono come altre che sanno conviverci, «a patto che si intervenga in tempo. Oggi i medici a volte trascurano la prima fase».
Ogni anno la Giornata mondiale del diabete si concentra su un tema specifico. L’anno scorso il focus era sulla malattia nelle donne: quest’anno viene invece affrontato il diabete rispetto alla famiglia. Spiega il dottor Franzetti che due sono gli aspetti da considerare, ovvero la familiarità, e quindi il rischio di malattia se un componente della propria famiglia ha il diabete, e l’aiuto di cui il familiare diabetico ha bisogno per convivere con la malattia: «Questo significa che lo stile di vita di tutta la famiglia è determinante per prevenire o aiutare a curare il diabete». Un dettaglio importante se si tiene conto che «il diabetico è un paziente che deve aiutarsi da solo: non basta prendere la pastiglia di insulina»; ma lo stile di vita e l’esempio in famiglia diventa fondamentale se si pensa a quanto possa influire sui più giovani che spesso ignorano fattori come il peso e la sedentarietà.

Fattori da non ignorare

Per la necessità di un approccio diverso dal classico convegno medico, l’Associazione diabetici Valle Olona si posizionerà quindi davanti un punto di passaggio strategico: lo stand sarà davanti il supermercato Tigros di via Pirandello a Busto Arsizio. Saranno presenti infermieri e volontari che oltre a distribuire materiale informativo offriranno gratuitamente la misurazione della glicemia: uno dei parametri che bisogna tenere sempre sotto controllo «insieme al peso, la pressione arteriosa e la familiarità: non sottovalutare mai questi fattori è fondamentale».

diabete franzetti busto – MALPENSA24