BUSTO ARSIZIO – Controlli a tappeto nelle stazioni ferroviarie per gli agenti del comando di polizia locale di Busto Arsizio: quarantenne denunciato per ricettazione e possesso ingiustificato di arma da taglio. Gli agenti hanno trovato e sequestrato merce di dubbia provenienza: per gli inquirenti si tratterebbe del bottino accumulato durante diversi furti. Il quarantenne è stato portato al comando per essere identificato.
Sequestrata anche una mannaia
Il blitz è scattato intorno alle 15 di oggi, mercoledì 14 novembre. I vigili, con pattuglie in borghese, hanno passato al setaccio in particolare l’ex deposito, oggi dismesso, dietro alla stazione delle Ferrovie dello Stato. Negli ultimi giorni sono state diverse le segnalazioni da parte dei cittadini su strani movimenti in quell’area: «Gli agenti – spiega Massimo Rogora, assessore alla Sicurezza di Busto Arsizio – hanno dato una risposta immediata. Ringrazio gli uomini e le donne del nostro comando di polizia locale. Il loro impegno, in particolare sul controllo delle stazioni cittadine, è in costante aumento. Un impegno che richiede agli agenti uno sforzo ulteriore rispetto al grande lavoro che già svolgono. Nonostante questo assolvono perfettamente al compito loro affidato dall’assessorato».
Satellitari rubati
I vigili hanno di fatto immediatamente centrato l’obiettivo. I dettagli dell’operazione, portata a termine da poco (come detto gli agenti stanno adesso identificando il quarantenne, italiano, trovato in possesso della merce rubata), non sono ancora completamente noti. Il quarantenne è stato trovato in possesso di parecchi satellitari, radio e altro materiale elettronico. Nelle disponibilità dell’uomo gli agenti hanno trovato anche una mannaia. Per l’uomo, al momento, si profila una denuncia per ricettazione e possesso ingiustificato di armi da taglio. «I controlli sulle stazioni proseguiranno – conclude Rogora – e restiamo in attesa di una risposta dal Prefetto e dal Questore di Varese sulla nostra richiesta di riaprire un presidio Polfer sulle tre stazioni del territorio: ovvero le due di Busto Arsizio e quella di Castellanza. Lo sforzo è massimo nonostante le risorse siano limitate».