Olgiate, l’ex assessore lascia il consiglio e mette in crisi la maggioranza: bilancio ko

olgiateolona bilancio bollette consigliocomunale
Una delle precedenti sedute consigliari

OLGIATE OLONA – Chissà se l’ex assessore Carnelosso, prima di abbandonare il consiglio, ha fatto bene i conti, oppure ha lasciato la seduta senza immaginare minimamente che la sua uscita dal sala consigliare avrebbe avuto lo stesso effetto di una buccia banana sulla quale Paese da vivere è slittata clamorosamente. Sta di fatto che, senza nemmeno le minoranze, che a quel punto i conti li hanno fatti e se ne sono andate, il bilancio di previsione e il dup non sono passati.

Paese da vivere, ma sempre più spopolato

La maggioranza, questa sera (martedì 13 dicembre) è partita da meno tre. Che non sono i gradi sotto lo zero di un inverno che inizia a far sentire il freddo, bensì il numero dei consiglieri che fin dall’inizio di seduta mancava all’appello. Nell’ordine: Michele Albè, Luisella Tognoli e Antonella Borrini. Tutte assenze giustificate per carità. Poco male però, poiché per quanto risicata i numeri sono ancora dalla parte di Montano e compagnia. E, infatti, si va via lisci.

Il ruvido arriva durante la discussione del documento finanziario di previsione, quando poco dopo l’inizio della trattazione del punto l’ex assessore, rimasto però consigliere di maggioranza (di maggioranza?), si alza ed esce dalla sala. Per andare in bagno? Lo pensano in tanti. Anzi, lo pensano coloro che si accorgono dell’assenza e che, non vendendolo rientrare, iniziano la conta. E tirano le somme: “Senza Carnelosso e senza le minoranze non c’è il numero legale”.

Come se nulla fosse. O quasi

Bene. Anzi male per Paese da vivere, che a quel punto è spopolato dai numeri necessari per approvare il bilancio. Infatti, l’ex assessore non rientrerà e le minoranze al momento del voto fanno “pippirimerlo” ed escono per evitare di fare da stampella a una maggioranza – si dice da più parti- ormai logora anche al proprio interno.

E ora? Se la cosa fosse accaduta qualche anno fa si sarebbe potuto tranquillamente scrivere di una crisi irreversibile e di una maggioranza dimissionaria. Oggi invece le cose vanno diversamente. E così il sindaco, anziché arrabbiarsi con i suoi per lo scherzetto (volontario o no, la matematica non è un opinione e la politica si fa anche con i numeri), ha chiuso il consiglio ringraziando le minoranze per non aver garantito il numero legale. Che se volete suona un po’ come dire: “Non è colpa nostra se le opposizioni hanno fatto opposizione”. The show (il triste show) must go on.