Ospedale di Gallarate, lo scontro tra le forze politiche si inasprisce

Sullo sfondo la manifestazione per l'ospedale. Nei riquadri a sinistra Gnocchi e a destra Romano

GALLARATE – Dopo la manifestazione che giovedì scorso ha riunito oltre 2000 persone per difendere l’ospedale di Gallarate lo scontro politico va avanti senza esclusioni di colpi. Per Fratelli d’Italia è il presidente del circolo cittadino Stefano Romano ad intervenire, definendo «deplorevole e ipocrita» la presenza delle forze politiche di opposizione a Gallarate. Massimo Gnocchi, consigliere di minoranza per Ocg, punta il dito contro chi «si esercita in goffi tentativi di dare un significato di convenienza alla manifestazione soprattutto dopo averla colpevolmente disertata».

La nota di Stefano Romano, Fratelli d’Italia

L’evento del 8 giugno promosso da alcune associazioni del terzo settore per chiedere maggiore attenzione sul futuro del Sant’Antonio Abate ha riscosso una buona partecipazione di cittadini. I cittadini hanno alzato la voce su una sanità che è stata smontata progressivamente dai tagli perpetrati dai governi Monti, Letta, Renzi per un totale di circa 37 miliardi di euro.
Deplorevole e ipocrita, a nostro avviso, la presenza delle forze politiche rappresentanti di quei partiti e oggi all’opposizione a Gallarate, con interventi atti a strumentalizzare una manifestazione a tutela della salute pubblica.
La politica faccia la politica e agisca nelle sedi opportune in modo franco e leale. Fratelli d’Italia a livello regionale, attraverso l’Assessore Francesca Caruso e il Consigliere regionale Giuseppe De Bernardi Martignoni si è impegnata per portare all’attenzione di Regione Lombardia le problematiche e le criticità del Sant’Antonio Abate e invitando a Gallarate l’Assessore Bertolaso insieme ai vertici del ATS e del ASST Valle Olona.
La salvaguardia del diritto alla salute e il futuro dell’ospedale di Gallarate sono tra le priorità di Fratelli d’Italia e lo abbiamo dimostrato nei fatti tant’è che l’Assessorato al Welfare ha individuato delle soluzioni e il reparto di Cardiologia ha ripreso le normali attività.
Continueremo a monitorare costantemente la situazione del nosocomio cittadino, mantenendo un contatto attivo con i cittadini attraverso l’ascolto delle esigenze dei malati e seguendo lo sviluppo del progetto dell’Ospedale Unico con un’azione a più livelli, locale e regionale, sempre nell’alveo dell’interesse pubblico.
Alle opposizioni lasciamo il tempo delle chiacchiere, la comparsata alle manifestazioni e una politica non indirizzata all’individuazione di soluzioni ma semplicemente orientata alla contestazione e alla ricerca di un consenso elettorale triste ricordo di un passato lontano.

Il messaggio di Massimo Gnocchi, Obiettivo Comune Gallarate

Quante dichiarazioni fuori luogo sto leggendo sull’Ospedale di Gallarate ed in particolare sulla manifestazione di giovedì organizzata dal terzo settore su questo tema che ha visto una grande ed emozionante partecipazione di popolo perchè “la sanità è di tutti”.
Sorrido infatti ad ascoltare chi, dopo aver cercato di boicottarla o, peggio, di additare di strumentalizzazione chi come me ed OCG aveva subito dato adesione all’iniziativa apolitica, adesso si esercita in goffi tentativi di darle un significato di convenienza soprattutto dopo averla colpevolmente disertata. Non sono i soli in verità ma sono i più visibili.
Il manifesto del volantino titolava “riaccendiamo il nostro ospedale” ed aggiungeva senza tema di smentita “i cittadini esigono il mantenimento dell’ospedale di Gallarate e servizi territoriali efficienti e sicuri”. 
Leggere di improbabili rilanci su accelerazioni da dare al progetto dell’ospedale unico arenato chissà dove, significa non voler capire il senso delle richieste rivolte dai cittadini alla politica dei decisori.  Legittimo questi ultimi restino sulle loro posizioni, ma sappiano che la gente ha chiesto altro. Ovviamente io ed OCG stiamo con questa gente dopo aver già manifestato con coraggio in largo camussi lo scorso 28 gennaio e soprattutto dopo aver chiesto un referendum consultivo sull’argomento in consiglio comunale l’8 novembre 2021. Proposta, questa, che ricordo fu bocciata dalla maggioranza che la definì “pretestuosa e fuorviante”.  Dirò anzi che sarebbe oggi più che mai utile farlo data la massiccia partecipazione di Giovedì scorso se solo la politica volesse con umiltà, annunci a parte, provare a ben interpretare la giusta strada da intraprendere su questo tema delicato e trasversale. 
Speravo di incontrare giovedì sera il sindaco di Gallarate. Fosse stato li avrebbe evitato di dire la sciocchezza che quelle in piazza erano in prevalenza persone provenienti da altri comuni. Posto infatti che il s.antonio abate è ospedale di riferimento di un comprensorio di cui Gallarate dovrebbe essere una guida che invece lui forse non vuole esercitare, io davanti al nostro ospedale ho visto invece tantissimi gallaratesi cui dico grazie per la loro presenza. Non solo ho visto molti colleghi consiglieri comunali, cons.regionali come Ferrazzi, ex sindaci come Patrini ed altri ex amministratori come il dottor Giollo, il maestro Sparacia, Cinzia Colombo, tanti medici, infermieri, malati e famigliari, referenti di associazioni insomma tantissimi cittadini che amano la loro città e vogliono un presidio sanitario qui senza se e senza ma. Il resto è noia.