L’Ospedale di Saronno si rinnova e assume. «Resterà un punto strategico»

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SARONNO – Si concluderà verosimilmente nel 2025 il piano di rinnovo dell’ospedale di Saronno. A fare una panoramica sullo stato dell’arte dei lavori, sulle posizioni mediche, tecniche e infermieristiche e sulle prospettive future è la dottoressa Roberta Tagliasacchi, direttore medico di presidio.

Le prospettive

«Le prospettive delineate con il Piano di Rinnovo – esordisce – ricostituiscono in parte l’offerta sanitaria che l’Ospedale garantiva prima della pandemia, ovvero la risposta al bisogno di salute del territorio afferente, offerta sanitaria su cui ci sono state molte difficoltà generate dalla nota carenza dei medici specialisti». Un esempio è la Diabetologia: nel 2021 i medici diabetologi che lavoravano in ospedale sono andati in pensione. Solo con il 2023, dopo varie procedure concorsuali, l’azienda è riuscita a programmare la specifica attività ambulatoriale, dopo aver reclutato 2 specialisti (1 da gennaio 2023 e 2 da agosto 2023). Il piano di rinnovo offre anche nuove progettualità orientate a collaborazioni con altre specialità intraospedaliere e con la Casa di Comunità. Ad esempio il telemonitoraggio al domicilio di pazienti cronici con la medicina, la telemedicina oncologica, l’ambulatorio di psicooncologia e la cardio-oncologia ambulatoriale, per fornire il corretto supporto al paziente oncologico e alla sua famiglia durante tutto il percorso di diagnosi e cura. In ambito neurologico l’apertura di un ambulatorio per i pazienti affetti da Parkinson o da problematiche relative al pavimento pelvico e poi ancora la sinergia della presa in carico di pazienti neuropsichiatrici nell’ambito del dipartimento di Salute mentale. «Questi sono solo alcuni esempi di quanto, in questo periodo, le specialità stanno pianificando e intendono condividere anche con i medici di medicina generale che tra poco faranno parte della stessa azienda», osserva la dottoressa.

La questione organico

Quindi la questione organico: il direttore medico di presidio si sofferma sulla situazione delle posizioni mediche, tecniche e infermieristiche vacanti. «Nei prossimi mesi si svolgeranno i concorsi per 6 direzioni di Struttura Complessa (primariati di Anestesia e rianimazione, Chirurgia generale, Oncologia, Radiologia, Medicina nucleare e Urologia). Nella mia esperienza professionale non ho mai visto così tanti direttori nel breve periodo». Inoltre sono aperti e verranno pubblicati concorsi per dirigenti medici nelle specialità di Ortopedia, Medicina e Chirurgia. Sono infine sempre aperti i bandi per Anestesia e Rianimazione e Emergenza/Urgenza per il Pronto Soccorso.

Il futuro di Ginecologia e Ostetricia

In Ospedale è inoltre ripresa l’attività ambulatoriale di Pediatria e di Ostetricia. «Dall’inizio di quest’anno ho ripreso a vedere donne gravide in Ospedale – commenta Tagliasacchi – l’ambito ginecologico è ripreso a luglio 2020 e non è più stato interrotto. La carenza di medici in questa specialità è davvero molto importante inoltre, elemento preponderante, le nascite sono decisamente ridotte e i dati sono evidenti anche nei grossi centri. Sarà solo una vera programmazione nazionale e successivamente regionale a decidere in tal senso. Sicuramente l’ospedale sta proseguendo ad implementare tutte le prestazioni che possiamo erogare in quest’area specialistica».

Il ruolo dell’ospedale

In merito allo sviluppo del nosocomio si esprime poi il dottor Claudio Arici, direttore sanitario di Asst Valle Olona. «L’ospedale di Saronno, come ho dichiarato sin da quando ho preso servizio come direttore sanitario due anni fa, è un punto di erogazione strategico per l’Asst Valle Olona e lo rimarrà anche tenendo conto della progettualità del nuovo ospedale. Il nostro obiettivo è di mantenerlo nella rete dei nosocomi per acuti, superando le difficoltà di questi anni nel reclutamento di professionisti».

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