Ospedale unico, Gallarate dice sì. Ma continua a far discutere la scelta di Beata Giuliana

Ospedale unico gallarate votazione

GALLARATE – Il consiglio comunale di Gallarate ha approvato questa sera, 28 settembre, il testo dell’accordo di programma per la realizzazione del nuovo ospedale unico con Busto Arsizio che verrà sottoscritto tra due settimane in Regione Lombardia. Il centrodestra (Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia, Lista Cassani, Centro popolare) ha votato compatto senza sbavature, il Partito democratico e gli alleati (Città è vita e Lista Silvestrini) hanno scelto la via della contrarietà, proprio come Ocg. Astensione per +Gallarate. Poco il pubblico presente in sala che ha dato vita una pacifica contestazione con l’esposizione di alcuni cartelli (foto in alto).

Il dibattito 

Dopo aver provato invano a far slittare la votazione sollevando la questione pregiudiziale, Giovanni Pignataro (Pd) ha ribadito i dubbi del suo partito sulla scelta dell’area di Beata Giuliana dichiarando la «contrarietà a investire mezzo miliardo di euro in base a valutazioni approssimative».
Massimo Gnocchi (Obiettivo comune Gallarate), confermando la contrarietà all’ospedale unico, ha annunciato che domani andrà a depositare la petizione per la costruzione di un ospedale nuovo e il concomitante rilancio del Sant’Antonio Abate. «Le 13mila firme della Sciura Maria sono una richiesta di ascolto a chi vuole cancellare 150 anni di storia sanitaria della nostra città».
Secondo Michele Aspesi (Lista Cassani), «chi vuole ristrutturare le vecchie strutture di Busto e Gallarate non vuole dare una risposta efficiente ai tempi di oggi perché, anche se ristrutturate, non sarebbero idonee al 2020».
Favorevole all’ospedale unico anche Forza Italia («Storicamente la nostra forza politica ne ha sempre sostenuto la costruzione»), ma il capogruppo Calogero Ceraldi non ha nascosto che il suo gruppo avrebbe preferito una collocazione diversa: «Continuiamo a ritenere infatti che la sua attuale collocazione sia eccessivamente problematica e destinata a indurre notevoli problemi che dovranno essere risolti con significativi miglioramenti della accessibilità e della viabilità. Alcuni passi in avanti vi sono stati in questi mesi di lavoro congiunto con regione Lombardia ma temo che da oggi alla predisposizione dei progetti definitivi dell’intervento edilizio, dovranno essere risolti molti ulteriori problemi».
Per Stefano Deligios (Lega), «Due ospedali a mezzo servizio non ne fanno uno», auspicando «al più presto l’apertura del nuovo ospedale, moderno ed adeguato rispetto alle esigenze attuali».
Secondo Cesare Coppe (Città è Vita), «la delibera che andiamo a votare questa sera non cambierà al meglio la vita dei cittadini gallaratesi. Perché un ospedale unico sarebbe meglio di due? Nessuno ce lo ha ancora spiegato. Come si fa a definire un polo di eccellenza un ospedale da costruire su un’area inaccessibile con vincoli ambientali?».
Sulla stessa linea Michele Bisaccia (Lista Silvestrini) che ha definito «una favola» l’idea che una bella struttura sia più attrattiva per i medici: «Un ospedale non è un albergo».

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Non la pensa così Luigi Galluppi (Centro popolare Gallarate), convinto che «dire di no a questo accordo di programma costringerebbe i cittadini di Gallarate a continuare a usufruire di servizi sanitari non più idonei» senza nemmeno l’orizzonte temporale di avere tra 2000mila giorni il nuovo nosocomio. Ha inoltre definitivo pretestuosa e fuorviante la petizione di Ocg che chiede il rilancio del Sant’Antonio Abate e contestualmente un nuovo ospedale: «Rispetto le 13mila firme, ma si sono fatti ingannare».
+Gallarate ha scelto la via dell’astensione. «Non possiamo permetterci di perdere questa opportunità, forse l’ultima, per migliorare la situazione sanitaria del nostro territorio», ha premesso Sonia Serati. Ma secondo il suo gruppo si tratta di un accordo di programma imperfetto: «La nostra è una chiamata all’attenzione sulla necessità di riconsiderare alcuni aspetti cruciali di questo progetto. Dobbiamo fare in modo che qualsiasi decisione presa oggi porti a un reale miglioramento del nostro sistema sanitario e al benessere della nostra comunità». Anche a +Gallarate la futura collocazione non convince: «La scelta di Beata Giuliana è stata influenzata dalla politica regionale, che ha deciso di procedere senza tener conto delle vere necessità sanitarie, ma piuttosto con l’obiettivo di realizzare opere pubbliche».
A chiudere il giro di interventi prima Luca Sorrentino (Fratelli d’Italia) («Con il voto di questa sera portiamo avanti la nostra convinzione a favore dell’ospedale unico, una risposta concreta alla crisi odierna del Sant’Antonio Abate») e infine il sindaco Andrea Cassani: «E’la soluzione migliore. Con un singolo ospedale si fa massa critica, ce lo hanno detto anche i cardiologi di Busto e Gallarate. Vogliamo una struttura attrattiva per i professionisti, non le cooperative a garantire i servizi». 

La contestazione 

Durante il suo discorso, tra il pubblico – una ventina in tutto – alcuni rappresentanti dei comitati ambientalisti e di chi si oppone all’ospedale unico hanno esposto alcuni cartelli immediatamente fatti rimuovere dalle forze dell’ordine presenti. Polemica da parte loro anche per la richiesta dei documenti all’ingresso. «Non si è mai visto annotare i dati delle persone che partecipano a un consiglio comunale», ha criticato apertamente Cinzia Colombo, portavoce del Comitato per il diritto alla salute del Varesotto.

Ospedale unico gallarate votazione – MALPENSA24