La parata del Pride colora e fa ballare Varese. «In piazza per i diritti»

VARESEUn corteo colorato e gioioso per celebrare la Pride Week e per sottolineare la richiesta di diritti uguali per tutti. Il centro di Varese ha ospitato oggi pomeriggio, sabato 18 giugno, la parata del Varese Pride, che si è mossa dalla sede del Comune (uno degli enti che ha concesso il patrocinio) con direzione finale piazza Repubblica, dove la festa continuerà fino alla notte. Un evento in solidarietà con l’Ucraina. Oltre un migliaio di partecipanti. Tra questi gli assessori della giunta varesina Rossella Dimaggio, Andrea Civati e Ivana Perusin, oltre al consigliere regionale Pd Samuele Astuti.

Un’onda colorata

Fin dalle 15.30 i partecipanti hanno iniziato a raggiungere via Sacco, dove il corteo ha preso il via un’ora più tardi. Davanti al Comune di Varese si è formato un lungo serpentone colorato che si è messo in cammino per la sfilata tra le vie del centro, che è tornata dopo due anni di stop causa pandemia. Accompagnato da musica e performance, il percorso tocca nel dettaglio via Bernascone, piazza Monte Grappa, via Carrobbio, via Bizzozero, piazza Repubblica, via Spinelli, piazza Repubblica, via Manzoni, via Bernascone, largo Sogno, via Bernascone, via Carrobbio, via Bizzozero, piazza Repubblica, via Spinelli fino all’arrivo nel tardo pomeriggio in piazza Repubblica, che ospita la manifestazione finale fino a sera inoltrata.

Cambio di programma

In origine, come annunciato lo scorso 4 giugno in sede di presentazione dell’evento, la fase finale era prevista in piazza Monte Grappa. Ma all’ultimo momento c’è stato un cambio di sede, per una sovrapposizione con un altro evento. Arcigay e Comune hanno così optato per la scelta di piazza Repubblica. Qui in scena nel tardo pomeriggio gli interventi dal palco, tra gli altri, di Giovanni Boschini (presidente Arcigay Varese), Gabriele Piazzoni (segretario generale di Arcigay nazionale), dei sindacati e di Agedo Varese e Famiglie Arcobaleno. In serata festa in piazza con intrattenimento musicale e spettacoli.

50 Pride in Italia

Quello di Varese, giunto alla settima edizione, è uno dei 50 Pride organizzati su tutto il territorio nazionale, record italiano ed europeo. «Torniamo in piazza con lo slogan Varese sposa i diritti, affinché la nostra città sposi il diritto all’autodeterminazione e alla non discriminazione – commenta Giovanni Boschini, presidente di Arcigay Varese – sfiliamo anche per l’Ucraina e siamo con gli attivisti del Kyiv Pride e il Kharkiv Pride, impegnati a difendersi dall’invasione russa. La nostra visibilità vuole lanciare un messaggio chiaro: non ci nascondiamo, non ci vergogniamo e sui diritti non si deve arretrare». Quindi uno sguardo a come Varese è cambiata in questi anni. «La sensibilità secondo noi è migliorata. Varese è una città più inclusiva rispetto al passato. C’è ancora lavoro da fare ma le istituzioni sono al nostro fianco». L’evento ha ottenuto il patrocinio del Comune di Varese, dell’Ambasciata del Canada in Italia e dell’Università dell’Insubria e hanno aderito in totale più di trenta realtà.

Per Cloe e per i diritti

L’edizione 2022 del Pride di Varese è stata dedicata a Cloe Bianco, prof trans suicida pochi giorni fa in Veneto. Il segretario nazionale di Arcigay Gabriele Piazzoni, che non è voluto mancare a Varese, ha ribadito che il percorso per i diritti continua anche dopo l’affossamento del ddl Zan. «La voglia del popolo Lgbt di chiedere alla politica le leggi che mancano è fortissima. Sono veramente tante le persone che hanno partecipato oggi e non potevamo chiedere di meglio». Tra i temi al centro della giornata anche quello del lavoro, con la Uil che ha annunciato che sarà svolta un’indagine sul tema dell’inclusione della comunità Lgbt sul mondo del lavoro in provincia.

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