Un quadro nella hall dell’Ospedale di Varese. Il sogno un museo a Villa Tamagno

VARESE – Dopo il restauro un “posto in prima fila” per una delle opere più preziose della quadreria di Asst Sette Laghi. La tela seicentesca di Francesco Innocenzo Torriani “San Carlo elargisce le elemosine ai poveri”, da oggi, giovedì 15 dicembre, campeggia all’interno della hall dell’Ospedale di Circolo di Varese. Un’iniziativa che rientra nel progetto “CurArti”, partito con il murale di Ravo nel 2021. E per il futuro c’è un sogno ancora più grande.

Un quadro nella hall

Il quadro, precedentemente in prestito al museo del Castello di Masnago, è stato restaurato dalla Fondazione Il Circolo della Bontà, che ha curato anche il nuovo allestimento espositivo nella hall dell’Ospedale di Circolo. Uno spazio che non sarà dedicato solo a questa singola tela: il progetto non si esaurisce qui e in futuro altre opere, pittoriche e fotografiche, saranno ospitate in questo ambiente, di fianco al pianoforte “Mi-Fa-Sol Bene” che in piena pandemia di Covid divenne famoso in tutta Italia. Il progetto ha visto l’impegno pro bono di Anna Maria Ferrari, docente del liceo classico Cairoli di Varese, e dell’architetto Adriano Veronesi che ha curato l’allestimento. «Il dipinto – ha spiegato la docente – rievoca la figura dell’arcivescovo di Milano, Carlo Borromeo che nel 1567, in visita pastorale a Varese, constatò l’inadeguatezza dei due nosocomi esistenti, fondati nel Medioevo, e ne istituì uno nuovo: l’Ospedale dei Poveri, che aveva tra i propri compiti anche l’assistenza agli indigenti». Il restauro è stato condotto da Gabriella Mantovani con la collaborazione di Marzia Renosto sotto la supervisione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio.

Il progetto CurArti

L’esposizione dell’opera del Torriani fa parte di un progetto più ampio, denominato “CurArti”, che vede impegnata l’Asst Sette Laghi insieme alla fondazione. Un percorso che ha già visto un’importante tappa lo scorso anno, quando nell’area esterna antistante l’ingresso principale del nosocomio, è stato realizzato un murale dallo street artist varesino Andrea Ravo Mattoni. Ora si prosegue con un intento duplice. «Il primo obiettivo – ha detto il direttore generale dell’Asst Gianni Bonelli – è di offrire a chi accede alle strutture sanitarie il conforto della bellezza. Il secondo è valorizzare il patrimonio artistico aziendale». Si vuole così ricordare il contributo di tanti benefattori alla crescita e allo sviluppo dell’ospedale varesino.   

Foto di gruppo all’inaugurazione dell’opera

Il sogno di un museo a Villa Tamagno

Per la Fondazione Il Circolo della Bontà c’è però ancora un sogno da realizzare, come ha sottolineato il presidente Gianni Spartà. L’obiettivo è quello di trasformare il primo piano di Villa Tamagno, sede degli uffici amministrativi di Asst Sette Laghi, in un piccolo museo che possa ospitare le opere conservate nella quadreria aziendale. «Non possiamo competere con Ca’ Granda e con i grandi ospedali milanesi, ma qui ci sono cose meravigliose che è bene che vengano messe in luce». Spartà ha anche ricordato i 6000 donatori che hanno sostenuto la sanità varesina durante i mesi difficili della pandemia.