Pellicini nomina Zocchi commissario per domare il circolo di Fratelli d’Italia Varese

varese luigi zocchi

VARESE – Consigliere regionale in odor di presidenza della Commissione Sanità (così si sussurra allegramente tra i Fratelli e mestamente sul Carroccio) e ora anche commissario del circolo cittadino di Varese. Per Luigi Zocchi, con la patata bollente che il presidente provinciale Andrea Pellicini gli ha messo tra le mani, si preannuncia un periodo di super lavoro. Anche perché, non va dimenticato, che alle ultime amministrative, ottobre 2021 mica dieci anni fa (un po’ meno alle regionali), la sua candidatura è stata vissuta come quella del “papa straniero”: candidato con le tessera dei Fratelli in tasca ancora fresca e nominato capolista in prima battuta per poi correggere il tiro il corsa con lo storico Salvatore Giordano nominato capolista bis e (sarà un caso) al momento fuori da tutti i giochi. Stesso derby che si è ripetuto in consiglio dove al momento Zocchi siede ancora.

Ma andiamo con ordine perché il circolo varesino di Fratelli d’Italia non è più una polveriera: del resto, dopo le dimissioni di ieri (domenica 19 marzo) è saltato in aria, mettendo in piazza le spaccature e anche quanto queste ferite siano profonde. Forse per questo Pellicini ha pensato che un farmacista (Zocchi è anche presidente di Federfarma) potrebbe avere il farmaco giusto per placare gli animi surriscaldati.

La patata bollente

E’ evidente che i Fratelli, ora che i buoi sono scappati, faranno quadrato. A partire dal direttivo di questa sera con “caccia alle streghe” quale punto non scritto all’ordine del giorno: “Chi ha parlato con la stampa?”. Intanto però Pellicini, furibondo per come si sono messe le cose, ha scelto di mettere subito una pezza. Ecumenica, ma (per chi legge la politica) nemmeno troppo. Il presidente ringrazia (lo impone la liturgia) gli uscenti dimissionari e ricorda i risultati locali, citando eletti e primo (anzi prima) dei non eletti: «Ringrazio Basilico per l’ottimo lavoro svolto in questi mesi – dichiara il presidente – con lui alla guida del partito, FdI in Varese è riuscita ad eleggere un consigliere regionale, Luigi Zocchi, e a far conseguire un grande risultato a Romana Dell’Erba, prima dei non eletti. L’avvocato Basilico, come programmato da tempo, tornerà ad occuparsi del Dipartimento Giustizia del partito, assicurando un collegamento fondamentale del territorio con la competente Commissione Parlamentare della quale mi onoro di far parte».

Parole che suonano come una doppia investitura: una presente, immediata (quella di Zocchi) e l’altra a medio termine. Del resto Romana Dell’Erba, al momento, è l’unica di Fratelli d’Italia (meglio “in quota” a Fratelli d’Italia) ad avere un incarico in una realtà pubblica (membro del Cda dell’Agenzia Formativa, ruolo in cui prima c’era Salvatore Giordano).

E dopo?

Il dopo è tutto da scrivere. I ben informati dicono che il commissariamento di Zocchi non sarà lungo. Qualcuno azzarda: “Di poche settimane”. Del resto negli ultimi due anni è stato fatto quasi di tutto per normalizzare la sezione meloniana di Varese e ogni tentativo (persino la soluzione dei saggi provinciali alla guida del circolo è di fatto fallita). E qualcuno chiede come farà «un consigliere regionale a garantire un’assidua presenza per sistemare una sezione in frantumi».

Pellicini fa buon viso a cattivissima sorte e non pone limite al mandato di Zocchi: «Siamo tutti chiamati alla responsabilità di rappresentare al meglio il primo partito nazionale. Luigi Zocchi ha la personalità, il ruolo e le capacità per lanciare Fratelli d’Italia nel percorso che dovrà portarci a vincere le prossime elezioni comunali a Varese».