Il derby Zocchi-Giordano a Varese e il caso Marino a Gallarate agitano i Fratelli

Varese Fratelli palco

VARESE – Il derby Zocchi-Giordano per il capogruppo in consiglio comunale a Palazzo Estense e il caso Marino. Oltre a una riflessione sul risultato elettorale che, non dappertutto, ha premiato secondo le attese Fratelli d’Italia. Saranno questi alcuni degli argomenti che caratterizzeranno il prossimo direttivo provinciale del partito di Giorgia Meloni.

Tensioni tra Fratelli

Il partito varesino ribolle. E tira aria di resa dei conti. Il campo scelto, per regolare le ruggini che hanno serpeggiato dentro al partito per tutta la campagna elettorale, è la decisione su chi farà il capogruppo. Se si guarda il numero dei consiglieri eletti (sono due), Luigi Zocchi e Salvatore Giordano hanno, ognuno, il 50% delle possibilità di fregiarsi del ruolo. Ma la questione è più sottile e a seconda del nome si capirà dove sta l’ago della bilancia del partito.

Luigi Zocchi, bruciato (dalla Lega) a un passo dalla candidatura a sindaco del centrodestra, ha poi deciso di candidarsi come consigliere nella lista di Fratelli d’Italia. Da indipendente, ma con una benedizione ufficiale: quella del presidente regionale dei Fratelli Daniela Santanché. Ingresso in lista, in una posizione di prestigio, mal digerita dalla militanza storica, che ha sempre vissuto la presenza di Luigi Zocchi come un corpo estraneo.

Il peso delle preferenze

A risultato acquisito, 129 preferenze per Zocchi (non tantissime a ben guardare, ma comunque sufficienti per essere il più votato della lista), è iniziato il braccio di ferro per il ruolo di capogruppo con Salvatore Giordano, coordinatore del circolo cittadino (fino al momento della candidatura) e che di preferenze che ha incassate 101. E anche la tessera di partito, presa subito dopo il voto, pare non sia bastata al presidente di Federfarma per spostare su di lui il gradimento del partito a guidare i Fratelli nell’assise civica di Palazzo Estense. Poiché se il numero delle preferenze depongono a favore di Zocchi, gli anni di militanza pesano sul piatto di Giordano (che era anche capolista).

Il giallo sul tesseramento

Ma restando sul tesseramento al partito di Zocchi, ad un certo punto si è sollevato un alone di mistero. Nel senso che, almeno secondo alcune indiscrezioni, nessuno (o pochissimi) sapeva della sua iscrizione. Tanto che qualcuno ha messo in discussione la veridicità della notizia. Dubbi risolti dal coordinatore provinciale Andrea Pellicini, il quale non ha voluto entrare nel merito del derby in corso (almeno con dichiarazioni ufficiali), ma ha confermato che Luigi Zocchi si è regolarmente iscritto alla sezione varesina e che «il partito può contare su due ottimi consiglieri».

Fratelli varesini a due anime

E’ chiaro però, ed è ormai un segreto di Pulcinella, che a Varese i Fratelli hanno una doppia anima: quella che fa capo a Salvatore Giordano e quella Tricolore che ha in Zocchi l’alfiere. Come è chiaro che l’esito della partita (qualsiasi piega prenderà) potrebbe allargare le divergenze interne. Di certo sia Giordano, sia Zocchi non intendono desistere e andare fino in fondo. Ora bisognerà capire se il provinciale di questa sera riuscirà a trovare una via terza capace di cucire e medicare.

Il caso del “gallaratese” Marino

Come anche su un altro caso rovente, quello di Salvatore Marino. L’esponente meloniano di Gallarate, infatti, non si è esattamente morso la lingua e ha criticato chi ha gestito le trattative a livello provinciale per il giro delle amministrative appena concluso. Presa di posizione piuttosto dura che potrebbe anche non passare via liscia.