Photored a Busto, i dubbi dell’ex. Rogora: «Su viale Boccaccio meglio la rotonda»

Max Rogora davanti al photored di via per Cassano a Sant'Anna

BUSTO ARSIZIO – «Spetta all’assessore decidere, ma non capisco la “ratio” di un provvedimento del genere». L’ex assessore alla viabilità Massimo Rogora dissente dal suo successore, Salvatore Loschiavo, che ha annunciato l’intenzione di togliere il photored al semaforo di Sant’Anna, all’incrocio tra via per Cassano e via Piermarini, e di metterlo su uno dei due semafori intelligenti di viale Boccaccio. Per Rogora infatti «il photored di Sant’Anna non era per fare cassa ma per evitare incidenti», mentre in viale Boccaccio rilancia la sua idea di «una rotatoria sperimentale, come quella di San Michele».

Il dissenso dell’ex

Interpellato, l’ex delegato alla viabilità del primo mandato Antonelli esprime le sue perplessità sul piano del suo successore, l’assessore alla mobilità Salvatore Loschiavo, premettendo di non voler entrare in polemica: «Le decisioni spettano al nuovo assessore, che ha intorno dei professionisti e che ha in mano i dati a conforto delle sue scelte». Eppure Max Rogora non è convinto. «Mi chiedo quale sia la “ratio” nel togliere da una parte per mettere dall’altra. Piuttosto si faccia un altro bando e si aggiunga un photored se serve».

Qui Sant’Anna

Da un lato, pensando al semaforo di Sant’Anna, Rogora ammette: «Mi rammarica che si pensi di fare retromarcia, perché la decisione di posizionare il photored in via per Cassano aveva come obiettivo frenare l’incidentalità che era stata verificata in quell’incrocio, non certo fare cassa. Uno scopo che è stato raggiunto. Poi il problema dell’attraversamento della riga bianca non c’è solo a Sant’Anna ma in tutti i photored d’Italia, perché è la norma che impone di sanzionare». Insomma, pollice verso.

Qui viale Boccaccio

Su viale Boccaccio invece l’esponente di Fratelli d’Italia non vede bene un photored: «Il semaforo è testato, se non funziona è perché ci sono i furbetti che saltano le code, e non credo che la soluzione sia mettere il photored, piuttosto delle pattuglie per fare controlli contro i “saltafila”. E sono sempre più convinto che una rotatoria, del tipo di quella dei Tre Ponti, potrebbe essere efficace». Max Rogora lo aveva proposto già ai tempi dell’attivazione del “semaforo intelligente” all’incrocio con via Cardinal Simone, a Borsano. «C’era un’emergenza incidenti e si doveva intervenire, ma io mi sono preso colpe che non sono mie, perché sono sempre stato a favore di una rotonda su viale Boccaccio – ribadisce – si potrebbe mettere in campo una mini-rotatoria, sperimentale e a costo contenuto con i new jersey, come quella di San Michele. Con un senso unico in entrata in via cardinal Simone e un senso unico in uscita in via Lodi».

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