Pieno di pubblico e rispetto delle regole nelle fiere agostane di Cerro Maggiore

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CERRO MAGGIORE – L’Amministrazione comunale di Cerro Maggiore torna oggi, mercoledì 1° settembre, sulle fiere di Cerro e di Cantalupo per archiviarle come «un grande successo» e «un punto di ripartenza per la vita sociale nel nostro territorio fortemente voluto dal nostro sindaco». Fra le novità che sono risultate riuscite, l’introduzione dell’ormai celebre braccialetto verde volontario per dimostrare il possesso del green pass una volta sola nei 4 giorni della tradizionale Sagra di San Bartolomeo.

Per l’assessore alla sicurezza e alla polizia locale, Alessandro Provini, «con un po’ di orgoglio campanilistico abbiamo dimostrato con i fatti che, nonostante le restrizioni e il Covid, volere è potere. Le manifestazioni si possono fare, la sicurezza può essere garantita e il futuro si può scrivere in maniera diversa».

Meno di 10 sanzioni su più di 6.500 controlli

Il resoconto finale dei due eventi, la Fiera di Cerro Maggiore del 2 agosto e la Sagra di Cantalupo del 27-30 agosto, il pubblico è stato numeroso e ordinato. «Le disposizioni – rileva Provini – sono state osservate dalla stragrande maggioranza dei visitatori e per i pochi distratti è bastato un richiamo verbale per sistemare il tutto. Infatti a fronte di oltre 6.500 controlli (nella foto in alto, nda) le sanzioni sono state meno di 10 e hanno riguardato per lo più infrazioni minori, a riprova del fatto che non abbiamo mai affrontato la pandemia come occasione per far cassa e le ordinanze sindacali sono state poche e precise».

Provini: «Il ciclista multato? Ecco com’è andata»

Un caso particolare, che ha suscitato polemiche sui social, riguarda un ciclista multato lunedì mattina dalla Polizia locale. L’assessore tiene a precisare che «non è stato multato perché transitava in bicicletta in fiera, bensì perché dopo numerose sollecitazioni ha rifiutato sia di indossare la mascherina all’interno della fiera, sia di lasciare la zona fiera perché privo di green pass, sottolineando che non si voleva sottomettere a “leggi ingiuste dello Stato”. Ero presente al momento dei fatti e quanto accaduto non è stato edificante.

«Il signore, probabilmente nella concitazione, ha cercato di convincere i presenti che le norme anti Covid fossero incostituzionali, senza riscuotere il minimo appoggio. Anzi si è rischiato lo scontro con gli avventori del bar lì vicino. Ha quindi chiamato il suo avvocato, senza ricevere risposta, e infine avrebbe voluto l’intervento dei Carabinieri per fermare l’azione della Polizia Locale. Inoltre è stato lui stesso a pretendere la sanzione per poterla contestare davanti a un giudice.

«Ognuno è libero di pensarla come meglio crede – conclude Provini – sapendo che alcune idee potrebbero avere un costo. Tutto ciò dimostra che dobbiamo raffreddare la tensione, anche a livello locale, avendo la capacità di spiegare dettagliatamente ogni azione, come sta cercando di fare il nostro sindaco, utilizzando i social per informare puntualmente i propri cittadini».

Cerro ha vinto la scommessa: pubblico in sicurezza alla Sagra di San Bartolomeo

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