Una pietra d’inciampo a Viggiù: Anpi e Comune ricordano Giovanni Cassani

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Ester De Tomasi (Anpi provinciale) e la nipote di Giovanni Cassani, la signora Maria Luisa

VIGGIÙ – La pietra d’inciampo numero 24 voluta da Anpi provinciale Varese è stata posata a Viggiù, davanti al palazzo comunale. «Stiamo creando memoria diffusa in tutta la provincia – ha detto la presidente Ester De Tomasi durante la cerimonia – abbiamo commissionato un totale di 34 pietre sul territorio: altre 10 arriveranno a breve». Quella di Viggiù ricorda Giovanni Cassani, nato nel comune di confine nel 1906 e arrestato nel marzo 1944, prima di essere deportato a Mauthausen. Fu assassinato nel marzo 1945 nel campo di Gusen.

La cerimonia

La posa è avvenuta nella giornata di ieri, martedì 23 aprile, con l’inizio della cerimonia in piazza Albinola. «Grazie al sindaco che ha collaborato fattivamente in questo progetto e ha accolto immediatamente la nostra richiesta – ha sottolineato De Tomasi – ora Giovanni è tornato a casa sua a Viggiù». Poi una riflessione personale. «Ogni volta che arriva una nuova pietra proviamo una grande emozione, e per me in questo caso è stata ancora più forte perché Cassani fu deportato nello stesso campo di sterminio dove fu deportato mio padre». La sua vicenda è stata ricostruita dalla ricercatrice storica Francesca Boldrini: residente a Viggiù, Cassani lavorava alla Falck Unione di Sesto San Giovanni come ricercatore chimico.

Deportato perché oppositore

«Grazie all’importante lavoro di ricerca di Anpi è emersa la storia di Giovanni – ha sottolineato nel suo intervento il sindaco Emanuela Quintiglio – non era ebreo, non era un “diverso”, una persona di quelle che nell’immaginario comune venivano catturate dai nazisti. Era semplicemente un oppositore politico. Era una persona che per il suo impegno civico ancora prima che politico è stato catturato e deportato e per ironia della sorte è morto a Gusen proprio pochi mesi prima della Liberazione. Si era fatto portavoce dei diritti dei lavoratori e per questo era stato etichettato come oppositore. Era uno di noi».


La posa

Alla cerimonia ha partecipato anche la signora Maria Luisa, nipote di Cassani. Quindi il consigliere provinciale Michele Di Toro, i sindaci di Clivio (Giuseppe Galli) e Saltrio (Maurizio Zanuso) e il ciclista della memoria Giovanni Bloisi, recentemente nominato cavaliere della Repubblica. Non sono mancati gli studenti dell’Istituto comprensivo di Viggiù, mentre è toccato al sindaco del consiglio comunale dei ragazzi Chiara Bonicalzi il momento simbolico della posa della pietra.

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