Più servizi e cure domiciliari: intesa tra Comune di Busto e Istituto La Provvidenza

BUSTO ARSIZIO – Summit tra Comune di Busto Arsizio e Istituto La Provvidenza: l’obiettivo è rafforzare la collaborazione, la nuova sfida sono le cure domiciliari, che l’ente di via San Giovanni Bosco si è impegnato a potenziare grazie alla partnership avviata con un nuovo operatore (Finisterre).

Il confronto

Nei giorni scorsi, il sindaco Emanuele Antonelli e l’assessore all’inclusione sociale e salute Paola Reguzzoni hanno partecipato ad un’importante riunione organizzata in Provvidenza con i vertici dell’Istituto, con «l’obiettivo di consolidare un sodalizio che dura ormai da tempo», come si legge in una nota di palazzo Gilardoni. «Il Comune ha sempre fortemente sostenuto le attività dell’Istituto, sottolineando l’importanza strategica dei servizi offerti mirati a sostenere una fetta della popolazione bustocca con esigenze e bisogni specifici», mentre La Provvidenza «ha sempre colto le richieste dell’amministrazione continuando ad ampliare e accrescere i servizi e le modalità per stare accanto alle persone fragili della comunità».

Il Centro Diurno Integrato

Nel concreto, «il primo segnale importante degli ultimi mesi è stato l’inserimento di un team dedicato ai servizi territoriali, in grado di rispondere ai bisogni delle persone anziane direttamente tra le loro mura». La nuova équipe multidimensionale, guidata da Chiara Mazzetti, ha fin da subito operato per riaprire il Centro Diurno Integrato, i cui servizi erano stati sospesi durante l’emergenza sanitaria. Un servizio fondamentale, che il Comune di Busto «confida possa venir a breve contrattualizzato da Regione Lombardia – sostiene l’amministrazione – questo riconoscimento consentirebbe infatti a Provvidenza di ricevere un importante supporto sui costi sanitari comunque sostenuti». Oggi il CDI può accogliere 30 anziani – per la maggior parte affetti da una forma lieve di demenza – dando sollievo anche alle loro famiglie, che possono contare su un sostegno concreto e consigli specifici da parte di un’équipe specificatamente formata.

Le cure domiciliari

Poi c’è RSA Aperta, il servizio dedicato alle demenze e nato per offrire una pluralità di interventi socio-assistenziali al domicilio: ha visto un’importante crescita, e gli oltre 100 utenti attualmente in carico sono destinati ad aumentare, per rispondere alle richieste sempre più numerose della popolazione. «La nuova sfida, che l’amministrazione comunale ha accolto con estremo entusiasmo – si legge nella nota – è quella di potenziare maggiormente il servizio di Cure Domiciliari: grazie alla collaborazione con Finisterre, azienda del gruppo Medicair, l’Istituto La Provvidenza sarà in grado di sostenere le persone fragili del territorio nell’individuazione del servizio più idoneo a rispondere alle esigenze specifiche».

Gli obiettivi

L’obiettivo di questa nuova partnership, che verrà comunicata tramite una campagna di affissioni nel mese di maggio, sarà quello di «divenire un punto di riferimento per la comunità in grado di accogliere e soddisfare quante più richieste socio-sanitario-assistenziali possibili: visite geriatriche, prestazioni infermieristiche, interventi assistenziali, attività socio-fisioterapiche ed educative sono solo alcune delle attività che possono essere portate al domicilio delle persone. Un connubio importante, sostenuto dal Comune di Busto Arsizio, per orientare i cittadini tra le molteplici scelte e i differenti servizi offerti».

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